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GRIGIONI «I nostri utili non sono stati realizzati sulle spalle dei grigionesi»

10.04.24 - 09:45
La rassicurazione del presidente della direzione di Repower dopo gli ottimi risultati del 2023.
Imago
Fonte ATS
«I nostri utili non sono stati realizzati sulle spalle dei grigionesi»
La rassicurazione del presidente della direzione di Repower dopo gli ottimi risultati del 2023.

COIRA - Repower non ha realizzato i suoi forti profitti del 2023 sulle spalle della popolazione grigionese: lo assicura Roland Leuenberger, presidente della direzione del gruppo energetico retico, che prospetta anche un calo dei prezzi dell'elettricità nel 2025.

Come noto da ieri, l'azienda ha chiuso l'esercizio scorso con un utile operativo di 371 milioni e un guadagno netto di 300 milioni. «Ciò è dovuto al fatto che siamo riusciti a ottenere un risultato record nel commercio internazionale di energia», spiega il 56enne in un'intervista alla Südostschweiz.

«L'anno scorso, come altri fornitori di energia elettrica svizzeri, siamo riusciti a produrre elettricità quando la domanda sul mercato era elevata e i prezzi di conseguenza alti», argomenta il manager con trascorsi anche presso UBS. «Questa è stata la principale fonte di profitto».

Intanto però Repower ha aumentato le tariffe, sia nel 2023 che nel 2024, ricorda il giornalista della testata: la società realizza quindi profitti elevati a spese dei clienti grigionesi? «No, non è assolutamente così», risponde il dirigente. «Non abbiamo ottenuto questo risultato straordinario nella fornitura di base. Al contrario, il consiglio di amministrazione ha deciso per l'anno in corso di non utilizzare tutto il margine di manovra normativo di cui disponevamo». E aggiunge: «Sebbene riforniamo una regione topograficamente difficile, i nostri prezzi dell'elettricità sono inferiori alla media nazionale».

In agosto si conosceranno le nuove tariffe per il futuro. «Riteniamo che i prezzi dell'elettricità si riprenderanno un po' e tenderanno a diminuire», afferma Leuenberger. Per Repower le prospettive rimangono intanto rosee. «Anche per i prossimi anni possiamo aspettarci risultati da buoni a molto buoni: probabilmente non saranno così positivi come nel 2023, ma comunque molto buoni in un confronto a lungo termine», conclude il numero uno del gruppo.

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