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SVIZZERA«UBS è pronta a dimezzare la forza lavoro di Credit Suisse»

27.06.23 - 20:07
Secondo fonti riportate da Bloomberg ci dovrebbero essere tre round di tagli durante l'anno. Il primo sarà a fine luglio.
KEYSTONE/ENNIO LEANZA / STF (ENNIO LEANZA)
Fonte ats ans
«UBS è pronta a dimezzare la forza lavoro di Credit Suisse»
Secondo fonti riportate da Bloomberg ci dovrebbero essere tre round di tagli durante l'anno. Il primo sarà a fine luglio.

ZURIGO - Ubs si prepara a tagliare più della metà della forza lavoro di Credit Suisse a partire dal prossimo mese. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali ci dovrebbero essere tre round di tagli quest'anno, uno entro la fine di luglio e altri due a settembre e ottobre. I tagli sono il risultato dell'acquisizione di emergenza di Credit Suisse da parte di Ubs.

I banchieri e i trader della banca di investimento di Credit Suisse a Londra, New York e in alcune aree dell'Asia si faranno carico del peso maggiore delle riduzioni, secondo le indiscrezioni riportate dall'agenzia Bloomberg. Ubs avrebbe comunicato allo staff di attendersi tre round di tagli quest'anno, uno entro la fine di luglio e due a settembre e ottobre. L'obiettivo di Ubs sarebbe quello di ridurre del 30%, circa 35'000 posti, la forza lavoro complessiva di 120'000 dipendenti risultata dalle nozze fra i due colossi.

I tagli a cui lavora la grande banca andrebbero a peggiorare un quadro già difficile per l'occupazione nel settore finanziario globale. I grandi colossi di Wall Street hanno infatti già annunciato riduzioni del personale e si avviano, secondo alcune stime, a superare quest'anno gli 11'000 tagli alla forza lavoro. Sforbiciate per invertire il trend scattato nel dopo pandemia quando, per far fronte al boom di accordi e trading, le banche avevano aumentato in modo significativo la propria forza lavoro.

Alla fine del primo trimestre le cinque grandi banche che dominano Wall Street avevano complessivamente la cifra record di 882'000 dipendenti a livello globale, un livello invariato rispetto alla fine del 2022 ma in aumento di più di 100'000 posti rispetto al marzo del 2020.

Contattata da Bloomberg, la grande banca elvetica non ha voluto commentare queste indiscrezioni.

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COMMENTI
 

Aigor99 1 anno fa su tio
Mica serve mano d’opera in tutti i settori??

klich69 1 anno fa su tio
Sinceramente lo chiede la ue e gli usa così un domani impadronirsi dei marchi CH. Già dal 1986, poi cil crollo del muro l’obiettivo è rimasto attivo. Gli analisti lo sanno ma non profferiscono parola quella vera.

Swissabroad 1 anno fa su tio
Le grandi banche non sono più datori di lavoro, ma produttori di disoccupati

carlo56 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
le grandi banche sono intermediari fra i nostri soldi loro prestati fiduciariamente e i soggetti che ne necessitano per i più svariati motivi. Quindi sono datori di lavoro ma il loro business dipende direttamente dalla fiducia riposta in loro. Sela fiducia viene meno i creditori rivogliono i loro averi e alla banca mancheranno i fondi per pagare i dipendenti, oppure fallirà portando con sé creditori, debitori, lavoratori distaccati, aziende che a loro volta falliranno, magari anche nazioni debitrici che non potranno più essere finanziate, e il danno globale sarà molto maggiore. Quindi sì, se una grossa banca va in crisi può creare disoccupazione nella migliore delle ipotesi, ma potrebbe far fallire un intero sistema economico all'interno del quale ci siamo tutti. Al contrario di quando va bene che rappresenta un posto di lavoro qualificato e ben retribuito rispetto ad altri. Speriamo che i tagli restino all'estero...

NoComment 1 anno fa su tio
I tagli all estero erano inevitabili, in Svizzera non sono ancora previsti, ma a guai scriverlo nel titolo

UtenteTio 1 anno fa su tio
E dove sarebbe la novità? Mi pare ovvio che si taglia, ma aspettiamoci la diretta di chi dirà "i nostri accordi" "noi stiamo lavorando in gran segreto" "noi tuteliamo" .........
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