Il team del neo eletto presidente teme che potrebbe «mandare segnali contrastanti»
WASHINGTON - Il team di Donald Trump ha ammonito il presidente Barak Obama, alla vigilia del suo viaggio in Europa, a non fare passi rilevanti in politica estera durante la transizione perché potrebbe «mandare segnali contrastanti».
«Sulle questioni grandi, trasformative in cui il presidente Obama e il presidente eletto Trump non sono allineati, non penso che sia nello spirito della transizione tentare di far passare punti dell'agenda contrari alle posizioni» di Trump, ha confidato a Politico un suo consigliere per la sicurezza nazionale.
«Sarebbe non solo controproducente ma manderebbe anche segnali contrastanti», ha aggiunto. Un monito lanciato alla vigilia del viaggio in Germania di Obama (dove parteciperà ad un vertice con i principali leader europei per riconfermare l'impegno verso l'Europa e la Nato), Grecia e Perù.
Prima che Trump vincesse le elezioni, nei circoli democratici di politica estera si ipotizzava che Obama avrebbe potuto fare un ultimo tentativo per rilanciare i colloqui di pace israelo-palestinesi e spingere forte sul Congresso per l'approvazione dell'accordo commerciale trans-pacifico (Tpp). Ma secondo l'entourage di Trump, Obama non dovrebbe neppure pensare di fare passi del genere.
Obama: «Dopo l'elezioni cerchiamo l'unità» - «Adesso che le elezioni sono finite, cerchiamo il modo di unirci». Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha colto l'occasione del suo intervento in commemorazione dei reduci militari per rimarcare e rilanciare il suo appello all'unita' dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza.
«I nostri principi sono più durevoli delle nostre posizioni politiche - ha continuato nel suo intervento al cimitero monumentale di Arlington - ogni volta che il mondo vi rende cinici guardate ad un reduce», ha aggiunto.