Cerca e trova immobili

ITALIABossi si è dimesso

05.04.12 - 16:58
Il leader della Lega Nord travolto dallo scandalo del tesoriere Belsito. Anche il figlio Renzo nell'occhio del ciclone
None
Bossi si è dimesso
Il leader della Lega Nord travolto dallo scandalo del tesoriere Belsito. Anche il figlio Renzo nell'occhio del ciclone

MILANO - Umberto Bossi si è dimesso. Stando ai principali quotidiani italiani il fondatore della Lega Nord avrebbe presentato le sue dimissioni da segretario del partito. La decisione sarebbe arrivata durante il consiglio federale, convocato per questo pomeriggio, durante il quale si è decisa la nomina del successore del tesoriere Francesco Belsito. Si tratta di Stefano Stefani.

I media italiani oggi avevano parlato di nuove risultanze dell'inchiesta, compiuta da ben tre procure italiane e che aveva portato ad una clamorosa perquisizione nella sede leghista di via Bellerio. Dalle intercettazioni avvenute nel corso dell'inchiesta il figlio Renzo, detto "il Trota", emergerebbe come un personaggio di primo piano. "Le frequentazioni di Renzo sono peggio di quelle di Cosentino", con riferimento al coordinatore campano del Pdl accusato di connivenza con il clan dei Casalesi.

Negli atti dell'inchiesta milanese con al centro l'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito, gli investigatori scrivono che dalle intercettazioni telefoniche emerge che il denaro sottratto alle casse del partito è andato "a favore" tra gli altri di "Bossi Umberto" e famiglia e "Calderoli Roberto".

Negli atti dell'inchiesta gli investigatori scrivono che "l'irregolarità della gestione dei fondi della Lega, rileva anche sotto il profilo dell'appropriazione indebita in relazione ai fondi derivanti dal finanziamento pubblico".

Infatti, si legge ancora, "come minuziosamente descritto da Belsito e dalla Dagrada (Nadia, responsabile amministrativa alla sede della Lega a Milano, ndr) in numerose intercettazioni telefoniche (...) rilevanti somme di denaro sono state utilizzate per sostenere esigenze personali e familiari, estranee alle finalità ed alle funzionalità del partito Lega Nord ed a favore di: Bossi Umberto, Manuela Marrone (moglie), Bossi Riccardo, Bossi Renzo, Bossi Roberto, Mauro Rosy, Calderoli Roberto, Stiffoni, alla scuola Bosina, con sede a Varese (...), riconducibile a Manuela Marrone ed al SinPa (Sindacato Padano) riconducibile a Mauro Rosy, e ad altri soggetti e strutture citate nelle telefonate ed in corso di identificazione".

La Lega Nord, fino al Congresso federale, sarà guidata da una sorta di "triumvirato" composto da Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago. Le dimissioni di Bossi sono "irrevocabili".

Ats Ans

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE