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IRAN/ISRAELE LIVEEsercito Israele: «Ucciso comandante Hezbollah»

16.04.24 - 07:14
Il gabinetto di guerra israeliano tornerà a riunirsi oggi per decidere come rispondere al contrattacco iraniano di sabato notte.
Afp
Il gabinetto di guerra israeliano tornerà a riunirsi oggi per decidere come rispondere al contrattacco iraniano di sabato notte.

Durante la giornata di ieri il gabinetto di guerra israeliano si è riunito per oltre tre ore, rimandando a oggi ogni decisione. L'obiettivo? Evitare una guerra regionale, ma mostrare i muscoli per impedire che un'azione simile avvenga di nuovo. Non si conoscono ancora i dettagli di tutte le opzioni prese in considerazione, ma una cosa è certa: «Ognuna delle quali rappresenta una risposta dolorosa all'attacco», ha spiegato tv Canale 12. 

La palla ora si trova quindi nel campo di Tel Aviv. L'attesa si fa febbrile. Il punto interrogativo non è “se” Israele risponderà, ma piuttosto “quando”. Uno schiaffo che Benjamin Netanyahu non può infatti ignorare per non perdere la faccia. E l'azione iraniana grida ancora vendetta. 

17:47

«Ucciso comandante Hezbollah»
L'esercito di Israele ha reso noto di aver ucciso in Libano, Ismail Yusef Baz. Si tratta di un comandante locale Hezbollah che, secondo il Jerusalem post, aveva prestato servizio per decenni con diversi incarichi, prima di diventare comandante costiero. Tra i suoi vari ruoli c'era quello di gestire gli attacchi missilistici e anticarro dal Libano verso Israele, oltre che essere dietro attività definite «terroristiche». (The Jerusalem Post)





17:22

«Ci sarà una risposta israeliana limitata e ristretta»
Gli Usa si aspettano una risposta militare di Israele verso l'Iran, in forma limitata. Lo hanno riferito a CNN fonti vicino all'intelligence. Nello specifico, l'emittente americana spiega che Gerusalemme valuta un attacco ristretto e limitato all'interno dell'Iran, senza però informare gli USA sui propri piani effettivi e sul quando verranno posti in essere. «Speriamo che ci diano qualche avvertimento in modo da essere pronti a proteggere il nostro personale - ha detto un funzionario vicino - non solo militare ma diplomatico in tutta la regione» (CNN).

17:07
Afp
16:56

«L'Iran finanzia l'attacco, speculando sui Bitcoin»

Il prezzo del Bitcoin subisce un crollo verticale durante l'attacco dimostrativo di Tehran verso Israele, per poi riprendersi.

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15:18

A Damasco violato diritto internazionale
Un gruppo di esperti dell'Onu che lavorano con l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha indicato che l'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco del primo aprile ha violato il diritto internazionale. In un rapporto pubblicato dall'Ocha, riferisce il quotidiano britannico The Guardian, si afferma che «a tutti i paesi è vietato privare arbitrariamente le persone del loro diritto alla vita nelle operazioni militari all'estero, anche nella lotta al terrorismo».

Secondo gli esperti dell'Ocha, Israele non ha presentato alcuna prova che l'Iran stesse commettendo direttamente un "attacco armato" contro Israele o inviando gruppi armati non statali per attaccarlo. Inoltre, Israele non ha fornito alcuna giustificazione legale per l'attacco né lo ha segnalato al Consiglio di sicurezza, come richiesto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. «L'attacco di Israele ha di conseguenza violato il divieto sull'uso della forza armata contro un altro Stato ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 4, della Carta», hanno affermato gli esperti. (Ats Ans)

15:13

Putin a Raisi, appello a moderazione
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso in una telefonata con il presidente iraniano Ebrahim Raisi, «la speranza che Iran e Israele esercitino la moderazione per evitare una nuova escalation».
Lo rende noto il Cremlino, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Raisi, secondo il Cremlino, ha assicurato a Putin che Teheran non è interessata ad un'ulteriore escalation in Medio Oriente. (ats ans)

14:35
Rouzbeh Fouladi/ZUMA Press Wire/dpa
14:31

«Se Israele attacca pronti a usare arma mai utilizzata»
«I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro Teheran in risposta all'attacco dell'Iran contro Israele, siamo pronti a usare un'arma che non abbiamo mai usato prima»: lo ha dichiarato il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento Abolfazl Amouei. «Abbiamo piani per tutti gli scenari e agiremo con coraggio. Il nostro messaggio è la pace e allo stesso tempo la preparazione militare dell'Iran», ha aggiunto, citato dall'Irna. (ats ans)

13:22

Nuova riunione del Gabinetto di guerra
È prevista oggi una nuova riunione del Gabinetto di guerra israeliano - la terza in 3 giorni - per esaminare il dossier Iran e la possibile risposta all'attacco di Teheran di sabato scorso. La riunione, annunciata ieri, avviene mentre sta aumentando la pressione degli Usa e della Comunità internazionale sulla annunciata reazione militare. Il Gabinetto ha già esaminato «diverse opzioni» ognuna delle quali - è stato spiegato - rappresenterebbe «una risposta dolorosa» per gli iraniani. Ma la cornice di queste operazioni - è stato aggiunto - non comporterebbe il rischio di scatenare «una guerra regionale». (Ats Ans)

12:56

La condanna araba di «crimini e stupri» contro i palestinesi
Il Parlamento Arabo, organo della Lega Araba con sede al Cairo, ha condannato in una nota «l'aumento dei crimini e degli stupri da parte di coloni e milizie e di terroristi armati contro i cittadini palestinesi nei villaggi, città e campi in Cisgiordania».

«Questi aggressori sparano e bruciano case e veicoli dei palestinesi, scortati dalle forze israeliane». (Ats Ans)

12:42

«Israele ponga fine al sostegno agli attacchi dei coloni»
«Le forze di sicurezza israeliane devono immediatamente porre fine alla loro partecipazione attiva e al loro sostegno agli attacchi dei coloni contro i palestinesi» in Cisgiordania. Lo ha affermato oggi una portavoce dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani esprimendo grave preoccupazione per l'escalation di violenza degli ultimi giorni in Cisgiordania, dove i «palestinesi sono stati oggetto di ondate di attacchi da parte di centinaia di coloni israeliani, spesso accompagnati o sostenuti dalle forze di sicurezza israeliane (Isf)».

Israele «deve adottare tutte le misure in suo potere per ripristinare e garantire, per quanto possibile, l'ordine pubblico e la sicurezza nella Cisgiordania occupata», ha detto la portavoce dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani Ravina Shamdasani, in un briefing per la stampa. (Ats Ans)

12:24
Afp
12:23

«Vinceremo a Gaza e ci difenderemo altrove»
Gaza «fa parte di un sistema più grande. C'è l'Iran dietro Hamas, dietro Hezbollah, dietro gli altri, ma siamo determinati a vincere lì e a difenderci in tutte le arene». Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu incontrando le nuove reclute delle Forze di difesa israeliane (Idf). «Gli obiettivi - ha detto secondo il suo ufficio sottolineando "lo spirito" di Israele - sono tre: eliminare Hamas, riavere i rapiti e garantirci che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele».

09:04

«Non avevamo altra scelta che punire Israele»
L'inefficacia del Consiglio di Sicurezza dell'Onu nel fermare le azioni israeliane non ha lasciato altra scelta all'Iran se non quella di ricorrere a un'operazione difensiva e punire Israele, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian. Lo riporta l'agenzia Mehr. Parlando con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres durante una conversazione telefonica ieri sera, ha aggiunto che l'Iran era in grado di portare a termine l'attacco in un ambito più ampio, ma ha preso di mira solo alcune postazioni militari israeliane, da dove hanno attaccato il consolato iraniano a Damasco. Secondo Mehr, Guterres, da parte sua, ha chiesto alle parti coinvolte nei conflitti regionali una continua moderazione. (ats ans)

08:38

Ribadito il sostegno degli Stati Uniti a Israele
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin afferma di aver parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant per discutere «delle conseguenze degli attacchi senza precedenti dell'Iran del 13 aprile che le forze statunitensi, israeliane e partner hanno contrastato in un'operazione difensiva combinata». Nella conversazione Austin ha «ribadito il fermo sostegno degli Stati Uniti alla difesa di Israele» e «riaffermato l'interesse condiviso dei due Paesi per la stabilità regionale», spiega lo stesso segretario alla Difesa americano in un post pubblicato oggi sul suo account X (ex Twitter).

08:28

Una risposta di portata limitata
Quattro funzionari statunitensi hanno dichiarato alla Nbc News che un'eventuale risposta israeliana all'attacco iraniano sarà di portata limitata e riguarderà probabilmente attacchi contro armamenti militari iraniani e agli alleati al di fuori dell'Iran. Poiché l'attacco iraniano non ha provocato morti o distruzioni diffuse, secondo i funzionari americani, Israele potrebbe rispondere con una delle sue opzioni meno aggressive: una di queste potrebbe includere attacchi all'interno della Siria. I funzionari non si aspettano che la risposta prenda di mira alti funzionari iraniani, ma che colpisca le spedizioni o le strutture di stoccaggio con parti di missili avanzati, armi o componenti che vengono inviati dall'Iran a Hezbollah. L'emittente specifica che la valutazione degli Stati Uniti si basa su conversazioni tra funzionari statunitensi e israeliani avvenute prima che l'Iran lanciasse più di 300 droni e missili contro Israele: mentre Israele si stava preparando per l'attacco iraniano la scorsa settimana, i funzionari israeliani hanno informato gli omologhi Usa sulle possibili opzioni di risposta. (ats ans)

08:27

Israele non vuole coinvolgere gli altri Paesi arabi
La risposta all'Iran non metterà in pericolo i Paesi arabi della regione. Questa l'assicurazione - secondo la tv Kan - che Israele ha dato a Egitto, Giordania e agli Stati del Golfo informandoli che la sua azione contro l'Iran sarà effettuata in modo da non coinvolgere loro in una eventuale contro risposta da parte di Teheran. La mossa di Israele è arrivata dopo che i comandanti iraniani hanno minacciato lo Stato ebraico e i suoi alleati di un attacco maggiore se ci fosse stata una reazione armata israeliana ai 300 e passa droni e missili lanciati da Teheran. (ats ans)

07:22

Teheran avverte Israele: «Risponderemo ancora più forte»
Il portavoce delle forze armate iraniane ha scritto su X un post ripreso da Haaretz che l'Iran «non cerca di espandere la guerra, ma taglieremo ogni mano che attacca il nostro Paese». Il post aggiunge che «qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima».

07:13

L'Iran aveva chiuso i suoi impianti nucleari
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per la sicurezza nucleare (Aiea) Aiea Rafael Grossi ha detto, parlando ai giornalisti a margine di un'audizione all'Onu, che l'Iran ha chiuso i suoi impianti nucleari domenica per «motivi di sicurezza», li ha riaperti lunedì ma l'Aiea ha tenuto lontani i suoi ispettori dell'Aiea anche oggi «riprenderemo domani». Lo riporta Haaretz. Interrogato sulla possibilità di un attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani, Grossi ha detto: «Siamo sempre preoccupati per questa possibilità». E ha esortato a «estrema moderazione».

07:11
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