Al ministro venivano contestati i rapporti con il partito di Vladimir Putin
ROMA - Come previsto, la Camera dei deputati italiana ha bocciato la mozione di sfiducia contro il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
I no sono stati 211, 129 i sì e tre le astensioni. Salvini non era presente in aula al momento della votazione. «Ho una riunione sulle concessioni autostradali, vado a fare il mio lavoro di ministro» ha dichiarato mentre saliva in auto e si allontanava, come si legge sui media italiani.
La mozione, presentata da Azione - il partito di Carlo Calenda - e firmata poi dagli altri leader degli schieramenti di sinistra Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli contestava a Salvini l'alleanza politica tra la Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. Il partito aveva replicato: «I propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina»
Il vicepresidente della Camera dei deputati, l'esponente di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli, ha commentato: «Ringraziamo l’opposizione per aver rafforzato con questo voto il Governo e la maggioranza che lo sostiene. In molti in Italia avevano il dubbio che non fossero attrezzati per uno scontro con il centrodestra, per togliere ogni dubbio ci hanno fatto il primo assist e domani arriverà il resto». Il riferimento è alla seconda mozione di sfiducia prevista, quella contro la ministra del Turismo Daniela Santanché.