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I periti avranno 90 giorni di tempo per concludere gli accertamenti
ROMA - Il Tribunale di Roma ha disposto una nuova super perizia per accertare le cause del decesso di Andrea Purgatori, il celebre giornalista italiano morto nel luglio dello scorso anno.
I periti, come si legge sui media italiani, hanno 90 giorni di tempo per concludere gli accertamenti e trarre le conclusioni. Il tutto si svolge nell'ambito del procedimento giudiziario aperto dalla Procura della capitale italiana e che vede coinvolti quattro medici: il primario di Radiologia al Policlinico Umberto I, due membri della sua equipe e il cardiologo di Purgatori.
La decisione del Giudice per le indagini preliminari è giunta al termine dell'udienza che ha avuto luogo oggi, giovedì 21 marzo. I consulenti della Procura hanno rilevato «gravi criticità» nella risonanza magnetica dell'encefalo. È la ragione dell'iscrizione nel registro degli indagati dei quattro medici.
Nel referto si legge che sono state «diagnosticate senza margine di dubbio metastasi cerebrali del tumore primario (al polmone) la cui presenza è stata invece esclusa dagli accertamenti autoptici e istologici». Purgatori, «pur affetto da tumore polmonare in metastasi, è deceduto per le conseguenze di una endocardite infettiva che ha indotto nel paziente una diffusa embolizzazione sistemica. Tale patologia non è stata individuata in tempo utile per poter avviare tempestivamente le cure idonee. E proprio in relazione alla sua omessa e comunque tardiva diagnosi».
