Per il 26enne - che ha ucciso una persona e ne ha ferite altre due - è attesa l'incriminazione formale
PARIGI - A quattro giorni dall'attentato mortale nei pressi della Tour Eiffel a Parigi, l'assalitore franco iraniano Armand Rajabpour-Miyandoab si presenterà oggi dinanzi ad un giudice dell'antiterrorismo francese.
Il ventiseienne killer già noto agli 007 dell'Esagono per la sua radicalizzazione islamica e le sue turbe psichiche ha detto agli agenti di aver ucciso "in reazione alla persecuzione dei musulmani nel mondo" ed è apparso dinanzi agli inquirenti come "molto freddo" e "assente", secondo una fonte vicina all'inchiesta. Dovrebe comparire dinanzi al giudice antiterrorismo a fine giornata, in vista di una incriminazione.
L'assalitore era stato fermato sabato sera, dopo l'attacco terroristico che ha causato la morte di un turista dal doppio passaporto tedesco e filippino di 23 anni e il ferimento di altre due persone nei pressi della Tour Eiffel. Un ennesimo attentato che scuote la Francia a otto mesi dai Giochi olimpici di Parigi 2024, in programma nella capitale dal 26 luglio all'11 agosto.
Secondo la stessa fonte vicina all'inchiesta, l'uomo avrebbe detto di aver scelto quel luogo "simbolico" di Parigi perché non sopportava che la Tour Eiffel fosse stata illuminata con "i colori di Israele", dopo i massacri perpetrati da Hamas il 7 ottobre scorso.