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STATI UNITI Sottoposto all'iniezione letale dopo 30 anni di carcere

17.11.23 - 13:59
Lo stato dell'Alabama ha giustiziato Casey McWhorter, uno dei condannati a morte più longevi della storia degli Stati Uniti
Reverendo Jeff Wood
Casey McWhorter (a destra)
Casey McWhorter (a destra)
Fonte 20minuten
Sottoposto all'iniezione letale dopo 30 anni di carcere
Lo stato dell'Alabama ha giustiziato Casey McWhorter, uno dei condannati a morte più longevi della storia degli Stati Uniti

MONTGOMERY - Il 49enne statunitense Casey McWhorter è stato sottoposto all'iniezione letale. Lo stato dell'Alabama lo aveva condannato alla pena capitale nel 1994 per aver ucciso un uomo nell'arco di una rapina. Da quel momento in poi, McWorter, che all'epoca aveva 18 anni, ha passato gran parte della sua vita in prigione, diventando uno dei condannati a morte più longevi della storia degli Stati Uniti. Le sue ultime parole si sono dirette ai famigliari della vittima: «Spero che troviate pace», ha detto. 

Il 49enne avrebbe architettato il piano della rapina e sarebbe stato intenzionato a uccidere la sua vittima, Edward Lee Williams. Durante quella fatidica notte, si era introdotto in casa dell'uomo assieme a un complice: erano entrambi armati di pistola. Sul posto si sono imbattuti nel proprietario, che ha cercato di difendersi dall'aggressione. McWhorter è stato il primo a sparare. E anche l'ultimo: Williams giaceva già al suolo, privo di sensi, quando gli ha sparato un colpo in fronte. 

Gli avvocati di McWhorter avevano cercato di far sospendere l'esecuzione della pena capitale, appellandosi all'età dell'imputato. Entrambi sostenevano che la condanna a morte fosse anticostituzionale perché in Alabama le persone raggiungono la maggior età soltanto a partire dal 19esimo anno di vita. E McWhorter, all'epoca dei fatti, ne aveva 18. 

Nell'arco di un'intervista alla Assiociated Press (AP), il condannato, rivolgendosi ai giovani, aveva detto: «Riflettete prima di agire. Una decisione sbagliata può cambiare per sempre la vostra vita e quella dei vostri cari». 

 

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