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Rilasciato il pakistano fermato
L'autista del tir è ancora armato e a piede libero: «Può causare nuovi danni»

Ieri, attorno alle 20, un camion è piombato in mezzo alla folla che stava visitando uno dei tanti mercatini di Natale di Berlino a velocità sostenuta e a fari spenti. Il bilancio è di 12 morti e 48 feriti.

19:59

Rilasciato il pachistano - È stato un attentato ma Navid B., il 23enne profugo pachistano arrestato ieri sera e sospettato di essere l'autista del tir che ha seminato morti e feriti nel mercatino di Natale di Berlino, è stato rilasciato in serata.

Lo ha reso noto la procura generale di Karlsruhe, che ha assunto la titolarità delle indagini. Il test del dna eseguito con le tracce ritrovate sul tir ha evidentemente dato risultati negativi. L'ipotesi più inquietante è che «l'autore o gli autori siano ancora in fuga», «a piede libero» e forse anche «armati», come ha detto il presidente della polizia criminale federale Holger Muench.

19:18
19:17

La polizia berlinese lancia un hastag - «Berlino sii forte». Con l'hashtag #BeStrongBerlin la polizia della capitale tedesca fa sentire la sua vicinanza alla città colpita al cuore dall'attentato di ieri sera. Sotto l'hashtag, la foto della Porta di Brandeburgo illuminata con i colori della bandiera di Berlino: bianco e rosso con un orso nero al centro.

 
 
18:19

Il suono delle campane chiama a raccolta la città - Il suono delle campane chiama a raccolta Berlino, mentre nella Gedachtniskirche si prega uniti in memoria delle vittime e dei familiari della strage al mercatino di Natale.

La chiesa è piena e in molti restano fuori, al di là del nastro di sicurezza con cui è stata circondata piazza Breitscheid. Sullo sfondo gli stand semidistrutti su cui ieri sera è piombato il camion del terrore.

Quella che si sta tenendo nella chiesa del Ricordo è una cerimonia ecumenica. Sono presenti esponenti di tutte le confessioni, evangelica, cattolica, ortodossa, ebraica e musulmana. Tra le 800 persone che sono riuscite a entrare nella chiesa, si notano molte donne con il velo islamico.

Immagini trasmesse in tv hanno mostrato, tra gli altri, la cancelliera Angela Merkel, il presidente della Repubblica, Joachim Gauck, il ministro degli esteri Frank-Walter Steinmeier, quello dell'Interno Thomas de Maizière, il titolare delle Finanze Wolfgang Schaeuble e il sindaco di Berlino Michael Mueller.

Le persone arrivano a piazza Breitscheid, teatro della strage di Berlino, con un fiore, una candela, un pensiero affidato ad un foglio di quaderno, "Il terrore non deve vincere" c'è scritto: la gente si raccoglie vicino ad altari improvvisati, canta, prega, partecipa. Nella notte dopo il massacro al mercatino di Natale, Berlino esce e reagisce.

17:55

Identificate sette vittime su dodici - Delle dodici vittime dell'attentato fino a oggi pomeriggio ne erano state identificate sette: lo riferisce l'agenzia Dpa precisando che, come affermato dal presidente della Polizia federale tedesca, Holger Muench, sei sono tedesche.

La settima vittima identificata è il camionista polacco che era alla guida del tir prima che venisse estromesso e poi trovato ucciso nel posto del passeggero. Il titolare della ditta di trasporti polacca, suo cugino, lo ha riconosciuto attraverso una foto fornita dalla polizia.

17:47

Un italiano ferito, verifiche su un altro - Un cittadino italiano è rimasto ferito nell'attentato di Berlino. Lo riferisce l'agenzia italiana ANSA che lo ha appreso da fonti investigative, secondo cui l'uomo non sarebbe in gravi condizioni e verrà sentito dagli inquirenti.

Secondo altre fonti, ci potrebbe essere anche un altro italiano coinvolto nell'attacco al mercatino di Natale. Verifiche sono in corso presso tutti gli ospedali della città.

17:41

Putin: «Lotta congiunta contro il terrorismo» - «Lo abbiamo proposto molte volte e lo proponiamo ancora: serve un fronte comune contro il terrorismo internazionale, questo è l'unico modo per ottenere la vittoria». Lo ha detto Vladimir Putin durante una cerimonia per la festa dei servizi segreti russi commentando la strage di ieri a Berlino.

«Molte persone sono morte a Berlino, esprimiamo le nostre condoglianze e auguriamo una pronta guarigione ai feriti», ha affermato il presidente russo.

17:40

Austria: arrestato un marocchino, parlò di un attentato a Natale - Avrebbe parlato di un possibile attentato terroristico da mettere a segno a Salisburgo un marocchino di 25 anni arrestato in un centro profughi nella località turistica del Salisburghese di Fuschl in Austria. Secondo quanto ha reso noto la Procura di Salisburgo, l'attentato avrebbe dovuto essere compiuto fra Natale e San Silvestro.

Di questo colloquio - riferisce l'agenzia austriaca Apa - la polizia austriaca aveva avuto notizia già a novembre ed era successivamente risalita al richiedente asilo marocchino.

Il magistrato ha ordinato una perquisizione domiciliare a casa del marocchino, svoltasi ieri mattina alla presenza anche delle truppe speciali del Commando Cobra. L'uomo, entrato in Austria illegalmente nel 2015, è accusato di partecipazione ad associazione terroristica.

17:38

L'Isis: «Tir contro i crociati» - «I veicoli sono come i coltelli, estremamente facili da acquistare e sono tra i più letali metodi di attacco, i più efficaci per sterminare un grande numero di infedeli». Lo scorso novembre, il terzo numero del magazine dell'Isis 'Rumiyah' conteneva dettagliate istruzioni su come utilizzare i camion per colpire assembramenti di persone in mercati all'aperto, proprio come è avvenuto ieri a Berlino.

17:14

Un minuto di silenzio al Consiglio di Sicurezza dell'Onu - Il Consiglio di Sicurezza dell'Organizzazione delle nazioni unite ha osservato un minuto di silenzio prima della riunione odierna in memoria delle vittime degli ultimi attentati terroristici di Berlino e l'uccisione dell'ambasciatore russo in Turchia.

16:32
16:30

«Merkel ha le mani sporche di sangue» - La cancelliera tedesca Angela Merkel con le mani e il viso sporchi di sangue: un fotomontaggio twittato da Geert Wilders, il leader razzista e ultranazionalista olandese favorito alle prossime politiche, attribuisce alla cancelliera tedesca la responsabilità dell'attentato di Berlino, con almeno 12 morti. In un precedente cinguettio, Wilders aveva scritto: «Merkel, Rutte e gli altri leader codardi al governo hanno provocato lo tsunami dell'asilo e del terrorismo islamico aprendo le frontiere». 

16:29

New York aumenta le misure di sicurezza -  Allerta a New York dopo l'attacco a Berlino. La polizia ha rafforzato le misure di sicurezza in molte aree e sta lavorando con le società di autonoleggio di mezzi pesanti per cercare di prevenire attacchi stile Berlino. Lo afferma il capo dell'antiterrorismo del New York Police Department, John Miller, sottolineando che un attacco simile a quello di Berlino è difficile che venga perpetrato a New York perché c'è troppo traffico.

 
 
16:27

«Terrorismo nostro nemico comune» - Il primo ministro pachistano Nawaz Sharif ha vigorosamente condannato l'attacco realizzato ieri sera a Berlino sottolineando che il terrorismo è il «nostro nemico comune». In un comunicato distribuito ai media il premier ha ricordato che anche il Pakistan ha pagato e paga un grande tributo alla violenza dei terroristi, sostenendo che «il mondo deve combattere insieme questa minaccia». Per quello che ci riguarda, ha concluso, «stiamo intraprendendo ogni possibile iniziativa per sradicare il terrorismo dal Pakistan».

 
 
15:48

Test del dna per il fermato - Le autorità tedesche stanno cercando, attraverso il test del dna, di verificare se il pachistano fermato sia effettivamente coinvolto nell'attentato di Berlino.

Gli accertamenti tecnici, secondo quanto si è appreso, vengono eseguiti sul camion utilizzato per l'attentato. Gli esperti sono alla ricerca di eventuali tracce biologiche riconducibili all'extracomunitario.

15:36

Per Farage è 'colpa' della Merkel - «Fatti come quelli di Berlino saranno l'eredità della Merkel». Parole durissime quelle del politico britannico Nigel Farage che sul suo profilo Twitter ha così commentato la strage del mercato di Natale nel cuore della capitale tedesca.

Sul social network si è poi acceso un botta e risposta fra l'eurodeputato e Brendan Cox, il vedovo della deputata laburista Jo Cox, uccisa da un fanatico dell'ultradestra inglese a pochi giorni dal referendum del 23 giugno sulla Brexit.

Criticando Farage, Cox ha scritto che si è messo su «una brutta china» ad accusare i politici per le azioni di estremisti. Non si è fatta attendere ai microfoni di una radio la risposta dell'ex leader Ukip, che ha accusato il vedovo della deputata di sostenere 'Hope Not Hate', una organizzazione no profit che secondo l'esponente euroscettico avrebbe legami con l'estremismo.

15:32
Angela Merkel sul luogo della strage.
15:09

Gentiloni esprime cordoglio dall'Italia - Il nuovo premier italiano Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera Angela Merkel alla quale ha espresso il cordoglio suo e del governo italiano per le vittime di Berlino.

14:59

«C'è sfondo terroristico» - Il procuratore generale tedesco, Peter Frank, ha detto in una conferenza stampa che l'attentato di ieri a Berlino potrebbe avere uno "sfondo terroristico" a causa del suo "obiettivo" e del "modus operandi" simile a quello di Nizza anche se «non è una solida supposizione».

14:56
La polizia chiede di non intervenire in caso di sospetti, ma di chiamare le forze dell'ordine: «È il nostro lavoro».
14:54

Uno o più persone? - Il procuratore federale non è ancora sicuro se l'attacco è stato condotto da una o più persone.

14:44

Netanyahu invia le sue condoglianze - «Israele condanna quello che appare essere un attacco terroristico in Germania. Mandiamo le nostre condoglianze alle famiglie degli uccisi e naturalmente al governo tedesco, e auguriamo a tutti gli altri che si riprendano rapidamente dalle ferite, incluso il cittadino israeliano»: questo il primo commento del premier israeliano Benyamin Netanyahu agli eventi accaduti a Berlino la scorsa notte.

Dal suo comunicato ufficiale diffuso in mattinata alla stampa il premier sembra tuttavia certo che si sia trattato effettivamente di un attentato terroristico: «Questo attacco - prosegue - va ad unirsi ad altri condannabili attacchi. Il terrorismo si sparge ovunque, e può essere fermato solo se lo combatteremo e se lo sconfiggeremo. Esso sarà battuto molto più velocemente se tutte le Nazioni sotto attacco si uniranno».

14:37

La ditta polacca del Tir: «Era partito da Torino» - Il camion usato ieri per la strage di Berlino è partito da Torino carico di elementi di acciaio da scaricare nella città tedesca. Lo ha detto all'Ansa il proprietario della ditta di trasporti Ariel, con sede a Gryfino nella Polonia nordoccidentale, regione di Stettino.

La ditta esiste dal 2005 e attualmente opera nell'Unione europea, trasportando merci in particolare fra Italia e Germania, ma anche tra Danimarca e Svezia. Dispone di mezzi capaci di portare da 3,5 a 40 tonnellate di merci.

14:25

Il camion è partito dall'Italia il 16 dicembre - Il camion che ha fatto strage al mercatino di Natale a Berlino era partito dall'Italia il 16 dicembre ma non c'è alcun collegamento tra l'attentato e la vicina penisola.

Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della sicurezza, il Tir ha passato la frontiera del Brennero attorno alle 18 di venerdì scorso dopo aver caricato dei laminati in uno stabilimento della Brianza, in Lombardia.

L'antiterrorismo e l'intelligence italiani hanno ricostruito gli spostamenti del camion in stretto contatto con le autorità di Berlino e, proprio grazie alle informazioni comunicate dai colleghi tedeschi, hanno potuto escludere con certezza un qualsiasi collegamento.

Le autorità tedesche, inoltre, hanno comunicato l'esito dei controlli satellitari effettuati sul camion, dai quali emerge che il mezzo è rimasto parcheggiato dal 17 al 19 gennaio a Berlino, a poca distanza dal mercatino dove poi è stata compiuta la strage e solo nella giornata di ieri si sono registrati dei tentativi di metterlo in moto. Gli investigatori tedeschi non escludono dunque che sia stato proprio l'attentatore ad effettuare questi tentativi ma, non riuscendoci, abbia atteso l'autista del tir. A quel punto, dopo essersi fatto accendere il mezzo, lo abbia ucciso e si sia diretto verso il mercatino per portare a termine il suo piano.

 
14:18

Un'italiana dispersa a Berlino - Una giovane italiana sarebbe dispersa a Berlino. Lo riferisce l'Huffington Post precisando che il suo cellulare è stato trovato sul luogo della strage. Un ragazzo l'ha trovato e consegnato alla polizia.

Gli appelli lanciati sui social network dai parenti in cerca di notizie sono rimasti ancora senza risposta e secondo quanto appurato dall'Huffington Post la ragazza non si sarebbe recata oggi sul suo posto di lavoro.

«Stiamo completando, con le autorità locali, la ricerca al fine di avere l'identificazione sia dei feriti, che non sono tutti identificati, sia degli scomparsi. Durante questa ricerca non posso confermare un coinvolgimento ma assolutamente non lo posso escludere. Rimaniamo vigili ma anche preoccupati»: lo ha detto l'ambasciatore d'Italia a Berlino, Pietro Benassi, rispondendo alla domanda sulla giovane. «Stiamo verificando e siamo concentrati su una persona», si è limitato ad aggiungere l'ambasciatore in dichiarazioni all'agenzia di stampa italiana ANSA.

13:46

L'uomo sbagliato - Il capo della polizia di Berlino, Klaus Kandt, ha confermato nella conferenza stampa in corso nella capitale tedesca con il sindaco della città di «non poter dire che l'uomo arrestato ieri sia l'autista» del tir.

13:44
La polizia: «Rimanete in allerta»
13:21

Cambia la situazione - «Abbiamo un nuovo stato di cose: il vero attentatore è ancora armato e a piede libero e può causare nuovi danni», indicano fonti della polizia berlinese alla Welt.

13:18

Attentato di Berlino: non cambia grado di minaccia della Svizzera - Non sono aumentate le minacce per la Svizzera dopo l'attentato che ha colpito ieri sera il cuore di Berlino. Analizziamo costantemente la situazione, ha precisato oggi all'ats il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).

Quest'ultimo non ha atteso la strage al mercatino di Natale nella capitale tedesca per adottare misure specifiche. Altri eventi hanno portato a un rafforzamento della sicurezza e non è escluso che questo possa di nuovo avvenire.

L'attacco di Berlino mostra tuttavia quanto la minaccia terroristica sia elevata in Europa, indicano in una nota congiunta SIC, Ufficio federale di polizia (fedpol), Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e polizie cantonali.

Almeno 12 persone hanno perso la vita e 48 sono rimaste ferite ieri sera in un mercatino di Natale a Berlino, travolte da un camion. L'attentatore, alla guida dell'autocarro, è stato arrestato. Secondo le informazioni del DFAE non ci sono vittime svizzere.

13:09

La polizia berlinese: «Abbiamo l'uomo sbagliato» - Le autorità tedesche ritengono che il pachistano fermato non sia l'autista della morte, riporta Die Welt citando fonti della sicurezza.

13:08

De Maizière: «Non dobbiamo lasciare distruggere il nostro stile di vita libero e responsabile».

13:06

«Non abbiamo alcun dubbio che si tratti di un attentato»: lo ha dichiarato il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maizière.

12:55

Il polacco è stato ucciso con un'arma di piccolo calibro - Il cittadino polacco trovato morto sul sedile di fianco al guidatore del tir è stato ucciso con un'arma di piccolo calibro. Lo riferisce la Dpa citando ambienti della sicurezza.

«Non è chiaro se l'arma sia nel frattempo stata ritrovata», aggiunge la Dpa. Nella cabina del tir sono anche stati ritrovati degli indumenti macchiati di sangue, prosegue l'agenzia, mentre l'uomo arrestato e sospettato di essere il guidatore non aveva vestiti macchiati.

«Non è ancora chiaro se questo significhi che il giovane si sia cambiato gli indumenti sul camion», conclude la Dpa.

12:49

«Nessun dubbio, è un attentato» - Il ministro dell'Interno tedesco, Thomas De Maiziere, ha detto che ormai «non c'è più dubbio» che a Berlino si sia trattato di un attentato terroristico.

12:21

L'arrestato nega tutto - «Il sospetto terrorista arrestato nega il crimine. Il 23enne finora contesta tutto»: lo scrive l'agenzia Dpa citando ambienti della sicurezza.

12:05

La Svizzera si unisce al dolore - La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha condannato con forza oggi l'attacco perpetrato ieri sera in un mercatino di Natale a Berlino. «I miei pensieri vanno ai famigliari delle vittime», ha dichiarato a margine di una conferenza stampa, aggiungendo «sono inorridita e triste».

 

Il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann aveva preso posizione già ieri sera sul suo account Twitter, scrivendo: «Sono molto turbato dai tragici eventi di Berlino. I nostri pensieri vanno alle vittime e ai loro famigliari».

 

Stamattina il ministro degli esteri Didier Burkhalter ha trasmesso al suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier un messaggio di vicinanza al dolore da parte della Svizzera.

11:50

La telefonata di Barack Obama - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiamato Angela Merkel. I due politici hanno ribadito la collaborazione nella lotta al terrorismo.

Obama ha espresso la sua profonda solidarietà e ha chiesto alla cancelliera di trasmettere il suo dolore per le vittime. Il presidente augura ai feriti una pronta guarigione.

11:45

Otto feriti sono in condizioni gravi - L'Ospedale universitario della Charité ha comunicato lo stato di salute delle vittime ricoverate ieri sera.

L’allarme è scattato subito in tutto l’ospedale, dove sono stati accolti 16 pazienti, in tre reparti. Otto pazienti hanno riportato ferite gravi e sono sottoposti a cure intensive.

Gli psicologi si stanno occupando dei superstiti e dei parenti delle vittime.

11:33

L'attentatore si chiamerebbe Navid B. - Secondo informazioni della Welt, il presunto attentatore si chiama Navid B., un 23enne pachistano nato l'1 gennaio 1993 a Turbat e arrivato in Germania l'11 febbraio di quest'anno attraverso il confine con l'Austria di Passau.

11:26

La conferenza stampa della cancelliera tedesca si è conclusa.

11:22

La cancelliera tedesca ha annunciato una riunione del gabinetto di sicurezza alle 11.30.

11:17

Merkel: «Se si dovesse appurare che la persona che ha commesso questo atto aveva cercato protezione e asilo in Germania, ciò sarebbe particolarmente sgradevole per i tedeschi che sono impegnati quotidianamente nell'aiuto ai profughi e anche per le persone che hanno bisogno davvero della nostra protezione».  

11:12

Merkel: «Penso agli inquirenti. Ho una grande fiducia negli uomini e nelle donne che lavorano sul posto da ieri sera e chiariranno questo fatto».  

11:06

Merkel: «Penso prima di tutto ai parenti delle vittime. Devono sapere: un intero Paese si unisce a loro in profondo cordoglio».

11:04

Merkel: «Non sappiamo ancora molto su questo evento, ma dobbiamo ipotizzare si tratti di un attentato terroristico»