ITALIASchettino: "Un incauto idiota"

GROSSETO - "Dio abbia pietà di Schettino, perché noi non possiamo averne alcuna". Sono molto dure le parole del pm Stefano Pizza a conclusione della sua parte di requisitoria per il processo sul naufragio della Costa Concordia dopo aver elencato le colpe attribuite all’imputato.

Una requisitoria durata quindici ore e che dovrebbe concludersi con la richiesta di condanna della Procura di Grosseto nei confronti dell'ex comandante. "Vent'anni", per l’ormai ex procuratore capo Francesco Verusio, ma potrebbero essere anche di più.

E non sono mancati appellativi poco gentili nei confronti di Francesco Schettino definito prima "abile idiota", e poi "incauto ottimista". L'ex comandante è stato descritto come colui che "si sente bravo e invece provoca una situazione di pericolo e un danno" e "che somma all’ottimismo la sopravvalutazione delle proprie capacità", almeno secondo il pm Stefano Pizza. Tutto ciò senza Schettino in aula.

Ci sono voluti tre giorni d’udienza per i due pm, Alessandro Leopizzi e Stefano Pizza, per ricostruire tutte le responsabilità dell’ex comandante. Al primo il compito di ripercorrere tutte le tappe della tragedia, dalla costruzione della nave fino allo sbarco dei naufraghi sui moli dell’isola del Giglio; al secondo il macabro racconto di tutte e 32 le vittime. È proprio Pizza a chiudere le ricostruzioni, elencando una ventina di profili di colpa e relative aggravanti per Schettino, assente oggi in aula. La parola poi passa all’altro pm, Maria Navarro, cui spetterà tirar fuori gli anni di condanna proposti dall’accusa.

Schettino è accusato di omicidio e lesioni colpose, naufragio, abbandono della nave e false comunicazioni all’autorità marittime.