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Ha esultato per la morte del Papa. Insulti, armi e minacce della ‘nuova star’ repubblicana

Chi è Marjorie Taylor Greene, nota per posizioni estremiste, complottiste e dichiarazioni d'odio?
Chi è Marjorie Taylor Greene, nota per posizioni estremiste, complottiste e dichiarazioni d'odio?

“Oggi ci sono stati cambiamenti di grande importanza nelle leadership globali. Il male sta venendo sconfitto per le mani di Dio”. Lo ha scritto sul suo profilo X Marjorie Taylor Greene, imprenditrice e membro repubblicano della Camera dei deputati per lo Stato della Georgia, il giorno della morte di Papa Francesco. Un messaggio d'odio manifesto per il Pontefice che, nelle stesse ore, veniva pianto da migliaia di fedeli. Una dichiarazione, si potrebbe dire, in puro stile Greene una politica che si è sempre caratterizzata per le prese di posizione estreme e complottiste e per la totale fedeltà ideologica a Donald Trump.

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Una vera americana - La donna ama definirsi “una americana al 100%, pro-vita, pro-armi e pro-Trump” e, pur identificandosi come “una nazionalista cristiana”, anni fa aveva sostenuto, durante una intervista alla Cnn, che la Chiesa “fosse controllata da Satana”. La Greene come detto, è nota per le proprie dichiarazioni polarizzanti e per gli atteggiamenti provocatori, e nella sua carriera politica ha collezionato un buon numero di comportamenti quanto mai censurabili. Nata a Milledgeville, in Georgia, nel maggio del 1974, e laureatasi nella locale università in economia aziendale, la Greene ha intrapreso la propria carriera politica nel 2020, candidandosi nel quattordicesimo distretto della Georgia dove è stata eletta ricevendo, via Twitter, i complimenti dello stesso Trump che la definiva la “nuova star repubblicana”. Una stella nascente nella scena politica statunitense che aveva visto bene, nei giorni precedenti alle elezioni, di pubblicare un video su Facebook, successivamente rimosso, nel quale imbracciava un fucile ed intimava “ai terroristi di stare lontani dalla Georgia nordoccidentale”. Nel tanto contestato video, dopo un collage di immagini delle principali rappresentanti del Partito Democratico, la Greene incitava i sostenitori del suo partito “ad attaccare questi socialisti che vogliono fare a pezzi il nostro Paese”.

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Razzismo a go-go - L'elenco dei post razzisti e divisivi pubblicati sui social media dalla Greene è lunghissimo, così come le sue dichiarazioni al vetriolo su temi quali l'immigrazione e il cambiamento climatico. Marjorie Taylor Greene ha aderito a diverse teorie complottiste, tanto che nel 2021 la stessa Camera dei deputati della Georgia ha tentato, senza successo, di sollevarla dal suo incarico. Prima ancora di essere eletta al Congresso, la Greene è stata sostenitrice di QAnon, una teoria che si basa sull'esistenza di un Deep State che agirebbe contro il presidente Trump e i suoi collaboratori, e che sarebbe colluso con delle vaste reti di pedofilia e dei potenti circoli ebraici, al fine di scardinare l'attuale ordine mondiale. Nel maggio del 2018, la Greene si spese anche a favore di una delle più violente teorie cospirative presente sul dark web, la 'Frazzledrip', basato su di un video inesistente che mostrerebbe Hillary Clinton, e la sua collaboratrice Huma Abedin, che aggrediscono sessualmente ed uccidono un bambino, per poi berne il sangue ed indossarne la pelle del viso come maschera. I complottisti pensano che tale video sia la prova di ciò che sostengono da tempo, e cioè che vi sia una lunga lista di politici democratici e celebrità legati al Partito democratico che abusano dei bambini e ne consumano i resti.

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Complotti e fake news - Molte delle cospirazioni a cui la Greene ha aderito vede come protagonista la famiglia Clinton. Come riportato dalla Cnn, nel 2017 la politica ha aderito alla teoria cospirazionista denominata 'Clinton Body Count' che sostiene che i Clinton, appunto, abbiano ucciso alcuni collaboratori, oppure a quella denominata 'Pizzagate' secondo la quale i Clinton ed altri esponenti del Partito Democratico gestiscano un grosso traffico di esseri umani ed una rete di pedofilia da una pizzeria a Washington D.C. In un post sul suo blog la Greene ha inoltre sostenuto che il raduno dei suprematisti bianchi tenutosi a Charlottesville, in Virginia, nel 2017, durante il quale venne uccisa una donna, fosse stato organizzato dai Democratici “per promuovere l'agenda della propria èlite”. La politica anni fa aveva anche sposato la teoria complottista contro quanto avvenuto l'11 settembre 2001, affermando che non vi fossero prove che un aereo avesse colpito il Pentagono, per poi ritrattare ed affermare che “alcune persone hanno affermato che un missile ha colpito il Pentagono. Ora so che non è corretto. Il problema è che il nostro governo ci mente così tanto per proteggere il Deep State che a volte è difficile sapere cosa sia reale o cosa non lo sia”.

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Accuse shock sulle stragi -Sempre di sapore drammaticamente complottista sono i numerosi interventi sui social media nei quali la Greene ha messo più volte in dubbio la reale dinamica di tragici fatti di cronaca, come stragi e sparatorie, diffondendo teorie complottiste sulla realtà dei fatti. Nel 2018, ad esempio, la donna definì l'attivista David Hogg, sopravvissuto alla sparatoria avvenuta in una scuola di Parkland, in Florida, nella quale morirono diciassette persone, “un attore pagato”. In altri contenuti social ha definito Hogg “un totale idiota che parla solo quando sceneggiato”, sostenendo che l'uomo fosse finanziato da George Soros, il filantropo e banchiere notoriamente indicato dai complottisti di estrema destra come uno dei finanziatori del Deep State. Lo stesso dicasi per la strage di Las Vegas del 2017, la sparatoria di massa più mortale negli Stati Uniti, che secondo la politica poteva essere stata ordita “per attuare il controllo delle armi”, mentre in merito alla sparatoria alla Kennesaw State University in Georgia la Greene si interrogava se si fosse trattata “di una operazione di intelligence di alto livello condotta con la tecnica Voice of God”. Secondo tale teoria cospirazionista, esisterebbe infatti un dispositivo controllato dal governo degli Stati Uniti che, impiantato nella testa delle persone, farebbe fare loro ciò che gli viene comandato.

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L'antisemitismo - Molto frequenti sono anche i commenti di stampo antisemita e ferocemente critici nei confronti della comunità musulmana americana. Più volte la donna si è detto spaventata dal fatto che alcune sue colleghe alla Camera dei Rappresentanti di fede islamica, come Rashida Tlaib o Ilhan Omar, stessero attivamente lavorando per “portare la Sharia in America”. “Devo andare a parlare con queste signore - ha scritto la Greene - e chiedere loro perché prestano servizio nel governo americano. Dovrebbero tornare in Medio Oriente se sostengono la Sharia(...) L'obiettivo dell'Islam è la Sharia e vogliono conquistare l'America, e noi non lo permetteremo”. Lo stesso ex presidente Barack Obama, falsamente identificato dalla Greene come musulmano, venne paragonato dalla politica al fondatore e leader di Al-Qaida Osama bin Laden. Non sono mancate poi le teorie abbracciate dalla Greene sul fatto che John F.Kennedy fosse stato assassinato nel 1963 da servizi di intelligence israeliani o che gli incendi che hanno devastato di recente la California fossero dipesi da un raggio laser spaziale finanziato dalla banca d'investimento Rothschild. Il filantropo ungherese, e sopravvissuto all'Olocausto, George Soros è stato invece definito “un nazista che ha consegnato il proprio popolo ai nazisti” oltre che, come già visto, uno dei principali finanziatori del Deep State.

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In gonnella, ma col fucile - La Greene è inoltre assurta agli onori della cronaca per il suo sostegno all'uso delle armi. La stessa, come visto, aveva pubblicato un video nel quale, imbracciando un fucile, agognava a farsi giustizia dei Democratici venduti al Deep State. Prima di essere eletta al Congresso, la politica aveva anche sostenuto la necessità di procedere all'esecuzione di importanti esponenti politici democratici, tra cui l'ex presidente della Camera Nancy Pelosi, Barack Obama, Hilary Clinton e John Kerry. La Greene aveva anche avanzato una petizione per avviare il procedimento di impeachment contro la presidente della Camera, rea, a suo modo di vedere, di “tradimento” per le sue politiche a sostegno dell'immigrazione. Nel 2019, la donna aveva espresso il suo gradimento ad un commento social in cui si diceva che “un proiettile alla testa è il metodo più veloce per rimuovere dalla Camera Nancy Pelosi”.

L'augurio di impiccagione - Nell'aprile 2018, invece, dopo l'accordo siglato dall'allora presidente Obama con l'Iran, la Greene approvava dei commenti in cui gli si augurava l'impiccagione, dicendo che “bisogna essere pazienti e fare un lavoro perfetto perché i giudici liberali li lascerebbero andare”, comprendendo nell'esecuzione sommaria anche l'eterna rivale Hilary Clinton. Anni dopo, anche in questo caso, la Greene ha voluto prendere le distanze da questi contenuti d'odio dicendo che i suoi profili social, nel tempo, sono stati gestiti da persone diverse, e per tale motivo i commenti incriminati “non rappresentano le mie opinioni”. Su questo controverso personaggio politico si potrebbe aggiungere molto altro, perché non passa molto tempo senza che si lanci in qualche sconcertante affermazione, come quando, lo scorso anno, in occasione del devastante uragano Helene, pubblicà su X un commento nel quale accusava 'i poteri forti' legati all'èlite democratica e ai circoli ebraici di “poter controllare il tempo”. Tali dichiarazioni potrebbero suscitare ilarità ,se non fosse per il ruolo politico ricoperto dalla Greene che, a ben vedere, non fa altro che seguire le regole di condotta del presidente Trump e di molti altri esponenti del Partito Repubblicano.


Appendice 1

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