Nati nell'extra lusso, quei bimbi la cui vita fa tanto sognare

La si vede più sulle moto d'acqua che tra i banchi di scuola, o in hotel a cinque stelle dove sfoggia capi d'abbigliamento griffati. L'anello di fidanzamento ha un diamante incastonato e, a soli sedici anni, è già proprietaria di una società di moda insieme al giovanissimo fidanzato influencer. Parliamo di Chanel Totti, figlia del famoso calciatore Francesco, che tiene banco ogni giorno sui social con il racconto della sua vita lussuosa, tra vacanze da sogno e feste esclusive. La ragazza, che vanta più di 400mila follower su Instagram, suscita molta invidia e numerose critiche per il suo stile di vita.

Le viene detto di essere troppo piccola per comportarsi da ricca ereditiera nullafacente, e di dedicarsi di più allo studio, ma lei non sembra preoccuparsene continuando a condividere i momenti migliori di una vita extra lusso. In un'epoca, come la nostra, in cui i social network hanno dato a tutti l'illusione di poter diventare popolari, il divieto così caro alla classe nobiliare di ostentare la propria ricchezza, appare del tutto fuori luogo. Il mostrare ciò che si possiede, e costruire un'immagine artefatta di una vita invidiabile, è la regola prima dei social che vogliono tutti felici e di successo. E così, in tempi di crisi economica e di guerre, sempre più persone dimenticano le proprie preoccupazioni vivendo, per procura, la vita di chi sembra immune ai problemi. Pensandoci bene, non bisogna andare troppo indietro nel tempo, agli inizi degli anni Duemila, per ricordarsi di un'altra giovane e bionda socialite che trasudava ricchezza da tutti i pori.

Paris Whitney Hilton, pronipote di Conrad Hilton, fondatore dell'omonima catena di hotel di lusso, è stata forse la prima a diventare popolare ostentando una vita fatta di lusso ed eccessi. Che dire della casa fatta costruire per i propri cagnolini del valore di 325mila dollari o dell'acquisto di un pregiato chihuahua per la modica cifra di 8mila dollari? Al grido di “vestiti bene dovunque, la vita è troppo corta per passare inosservato”, Hilton è stata una imprenditrice, attrice, cantante e dj, ma niente ha fatto sognare i suoi ammiratori quanto il suo ruolo di ereditiera viziata ed eccessiva fino a quando, in tempi recenti, non ha messo la testa a posto e ha deciso di condurre una vita più ritirata.

Figlie e figli dei ricchissimi
Una volta rotto il tabù di non dover ostentare la propria ricchezza, il successo social dei giovani rampolli è andato ad aumentare, e sono nate numerose pagine social, con protagonisti i cosiddetti "rich kids" o "luxury kids", che mostravano gli eccessi dei giovani milionari sparsi per il mondo. Particolarmente seguiti sono i profili social dei figli dei ricchissimi magnati russi, felici di condividere i propri selfie alla guida di auto o yacht di lusso, in compagnia di cuccioli di leoni o tigri, tenuti alla stregua di animali domestici, o a bagno nello champagne. Una vita di eccessi, tra scuole d'élite e party esclusivi, che ha attirato numerose critiche, in patria e non solo, soprattutto dopo lo scoppio della guerra d'invasione in Ucraina.

La schiera dei figli dei nababbi divenuti famosi via social non solo non accenna a diminuire, ma la loro età si va ad abbassare clamorosamente. Ne è un esempio Stormi Webster, figlia dell'imprenditrice Kylie Jenner e di Travis Scott che, a soli cinque anni, ha già una flotta di costose auto elettriche e una cabina armadio stipata di vestiti, borse e scarpe di lusso. La bambina, forte di una ricchezza stimata in oltre 600 milioni di dollari, spopola sui social come baby influencer dove sfoggia, come la madre, capi costosi e griffati. In effetti, non è da tutti poter mostrare ai compagni di scuola un Rolex d'oro o una borsa Chanel, dal prezzo stratosferico, o festeggiare il proprio compleanno, in parchi giochi affittati per l'occasione, al costo di 100mila dollari.

In qualche modo Stormi può essere considerata una predestinata se si considera che la giovanissima mamma Kylie, che ha appena compiuto 26 anni, al di là della sua famosissima famiglia, è riuscita a imporsi a livello globale quale imprenditrice e influencer tra le più seguite al mondo con 363 milioni di follower. Amante del lusso e della bella vita, ha una collezione di scarpe e borse da oltre un milione di dollari. Nel 2019, ha festeggiato il suo ventiduesimo compleanno a bordo di uno yacht da 250 milioni di dollari, dotato di dieci cabine, sauna, salone di bellezza, teatro, bagno turco e una piscina con luci subacquee per poter nuotare anche di notte.

Tornando alle baby influencer non si può non citare la cugina di Stormi, North West, figlia di Kim Kardashan, sorellastra di Kylie, e del cantante Kanye West che sul suo profilo Tik Tok mostra l'appartamento di lusso dove vive con la famosa genitrice o la propria cabina armadio dove ripone le sue borsette di Louis Vuitton e Balenciaga. La bambina sembra che abbia anche uno spiccato gusto artistico, e alcuni anni fa una orgogliosa Kim aveva mostrato un dipinto fatto dalla figlia. Peccato che fosse stato eseguito su di una Birkin di Hermes dal valore di oltre 7 mila euro.

Ancora prima di nascere
Un'altra bambina, ricca e famosa ancor prima di nascere, è Blue Ivy, primogenita della coppia d'oro della musica pop Beyonce e Jay Z. La giovanissima Blue Ivy, definita dalla madre “un'icona culturale”, conduce una vita fatta di viaggi esclusivi e guardaroba griffati. È stata la più giovane vincitrice dei Grammy Awards, conquistato per il brano "Brown Skin Girls", e si è già esibita diverse volte a fianco della madre durante il suo ultimo tour mondiale. Blue Ivy non ha un proprio profilo social perché i genitori hanno dichiarato di non volere che la figlia possegga uno smartphone prima del compimento dei tredici anni.

Pixie Curtis, invece, di appena dodici anni, e un patrimonio stimato in 7 milioni di euro, ha un profilo social da 166mila follower dove mostra tutti gli aspetti della sua vita extra lusso. Figlia della nota imprenditrice Roxy Jacenko, la bambina è già titolare di due società, una che produce giocattoli e l'altra accessori per capelli, che hanno fatturato, nel maggio 2022, oltre 200mila dollari. Tra spostamenti a bordo dell'immancabile jet privato, e soggiorni in resort esclusivi, Pixie è divenuta anche tristemente nota per aver insultato pesantemente la madre rea di non conoscere un balsamo per le labbra che la figlia le aveva detto di comprarle. D'altra parte, nei suoi video, la giovane influencer gioca a fare la grande cospargendosi la faccia di creme dal prezzo spropositato e ha compilato una lista di regali per il proprio compleanno del valore di 10mila dollari. Qualche tempo fa la madre aveva annunciato il baby pensionamento della figlia per «potersi dedicare alla sua vita da adolescente e a i suoi impegni scolastici», ma non è dato sapere se questa imposizione materna abbia riportato la bambina con i piedi per terra.

«Non permettiamogli di non fare niente»
A fronte di tanti giovani che diventano famosi grazie alla ricchezza che hanno la fortuna di possedere, vi è anche chi non può sperare di continuare a vivere solo con i soldi di papà. Sempre più personaggi famosi, infatti, sono dell'idea di non voler lasciare la propria eredità ai figli che dovranno conquistarsi la propria fetta di celebrità e ricchezza da soli. Warren Buffett, ad esempio, nominato nel 2023 da Forbes il sesto uomo più ricco al mondo, ha lanciato, anni fa, la campagna "Giving Pledge" per spingere le persone ricche a lasciare i propri soldi a delle organizzazioni no profit.

«I miei figli hanno già ricevuto da me molti soldi, e ne riceveranno ancora. Ma continuo a credere che una persona ricca debba lasciare ai figli una somma sufficiente per fare qualcosa, non per permettergli di non fare niente» ha dichiarato Buffet e il suo pensiero è stato condiviso anche da altri miliardari quali Bill Gates e Mark Zuckerberg il quale ha devoluto il 99% delle proprie azioni a una organizzazione filantropica fondata con la moglie Priscilla. Anche il cantante inglese Sting ha dichiarato la propria volontà di non lasciare troppi soldi ai figli perché, come da lui stesso dichiarato, «hanno l'etica del lavoro che li porta a volere avere successo solo grazie ai loro meriti».