L'obiettivo è quello di protestare contro le sanzioni e «la russofobia», ricorrendo alle forbici
MOSCA - C'è chi combatte sul campo, e chi invece lo fa a suon di borsette. Stiamo parlando di alcune influencer russe, che hanno deciso di boicottare il marchio Chanel ricorrendo alle forbici.
La casa di moda parigina ha deciso di non vendere più i propri prodotti in Russia, chiudendo tutte le boutique, e impedendo ai cittadini russi di acquistare all'estero. Frustrate dalla decisione, alcune influencer hanno deciso di tagliare le proprie borsette Chanel, invitando anche i propri follower a fare lo stesso per combattere «la russofobia». Tra queste si contano Victoria Bonya, modella; Katya Guseva, dj, e Maryna Yermoshkina, influencer di moda e beauty e presentatrice tv. Quest'ultima ha dichiarato: «Sono contro la russofobia e sono contro i marchi che sostengono la russofobia. Se possedere Chanel significa vendere la mia Patria, allora non ho bisogno di Chanel».
«È davvero uno shock per una donna che da vent’anni compra Chanel e Chanel Haute Couture, e che alle loro sfilate siede in prima fila», ha affermato Yana Rudkoskaya, produttrice e moglie del campione olimpico di pattinaggio artistico Alexander Plyushenko. Per la campagna contro Chanel è stato lanciato anche un hashtag: #byebyechanel.
Sulla questione è intervenuta anche Maria Zakharova, del Ministero degli Esteri russo: «Chanel fa parte della campagna russofobica per cancellare la Russia. Il nostro Paese sta solo compiendo un’operazione di 'denazificazione' dell’Ucraina».
Le borsette di Chanel hanno in media un costo che parte da circa 3'000 franchi, per arrivare ad una cifra che supera i 12'000 franchi per alcuni modelli.
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