Botte e insulti razzisti ripresi dalle telecamere per 15 minuti. Gli agenti sono stati sospesi e posti in stato di fermo
PARIGI - Lo hanno pestato selvaggiamente per quindici lunghi minuti. Colpito a suon di pugni, calci e manganellate. La vittima è il produttore discografico Michel Zecler e la sua aggressione da parte di alcuni agenti di polizia è stata ripresa in video.
Un filmato - diffuso dal sito Loopsider - che si è propagato viralmente in queste ore attraverso la rete ed è stato visto da milioni di utenti, sollevando un'ondata di indignazione in Francia.
Le immagini mostrano il produttore che viene aggredito prima all'interno e poi all'esterno del suo studio di registrazione a Parigi. Da solo contro tre agenti di polizia che, oltre a menare le mani (e i piedi), lo hanno ripetutamente insultato per il colore della sua pelle. I tre poliziotti si sono giustificati nel loro rapporto dicendo che l'uomo aveva tentato di aggredirli e sottrarre loro l'arma. Ma non sapevano di essere stati ripresi.
Il pestaggio si è concluso solo con l'arrivo di alcuni ragazzi dagli studi situati nelle vicinanze, allarmati dalle urla di Zecler. I tre agenti sono stati sospesi e si trovano in stato di fermo, in attesa di essere interrogati. Come loro anche un quarto poliziotto, accusato di aver lanciato un lacrimogeno all'interno dello studio.
Anche l'immagine del volto tumefatto del produttore ha fatto rapidamente il giro della rete. La solidarietà nei suoi confronti è arrivata da tutte le direzioni. E lo stesso presidente francese Emmanuel Macron - secondo fonti dell'Eliseo - sarebbe furioso per quanto accaduto e avrebbe chiesto il licenziamento degli agenti.
C’est une nouvelle pièce que nous apportons au dossier de l’agression de Michel Zecler.
— Loopsider (@Loopsidernews) November 27, 2020
Cette vidéo d’un voisin montre sous un autre angle l’agression et sa violence inouïe.
« Ils auraient pu le tuer. » pic.twitter.com/G60NtRNnC9