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COREA DEL NORDMissili, atomiche e armi chimiche: l'arsenale di Kim

03.09.17 - 16:31
Il vettore del 29 agosto, che è volato sul Giappone finendo nel Pacifico, è il primo disegnato per il lancio di una testata atomica
Archivio Keystone
Missili, atomiche e armi chimiche: l'arsenale di Kim
Il vettore del 29 agosto, che è volato sul Giappone finendo nel Pacifico, è il primo disegnato per il lancio di una testata atomica

PYONGYANG - L'ultimo test nucleare, il sesto, presentato come un ordigno all'idrogeno per un supermissile intercontinentale, aggiunge un altro pezzo all'arsenale della Corea del Nord, impegnata dagli anni '90 in una corsa agli armamenti sia sul fronte atomico sia delle tecnologie missilistiche.

Il vettore del 29 agosto, che è volato sul Giappone finendo nel Pacifico, è il primo disegnato per il lancio di una testata atomica. Sul fronte balistico, l'inizio è del 1986 con gli Scud sovietici, quando al potere c'era Kim Il-sung, nonno dell'attuale leader. Il 2017 ha registrato finora 22 lanci, in base al Center for Strategic & International Studies, oltre i 21 record del 2016.

La minaccia nordcoreana si materializza principalmente con l'incubo di 20 ordigni nucleari. I numeri dell'intelligence sudcoreana sono prudenziali dato che l'Institute for Science and International Security ha ipotizzato che a fine 2016 il Nord avesse 33 chilogrammi (kg) di plutonio, 175-645 kg di uranio arricchito e 13-30 testate nucleari pronte. I test fatti finora sono sei, a partire dal 1996.

Migliaia i missili a disposizione: tipo Cruise (Kh-35, Kn-01) di gittata pari a 150-260 chilometri (km), balistici a breve raggio (varianti di Scud, Kn-17, Kn-02) da 150-1.000 km potenziali e di medio raggio (Hwasong-7, No-Dong) da 1-1500 km. Ci sono i Kn-11/Kn-15 (da 900-2000 km), i Bm-25 Musudan (da 4500 km), gli Hwasong-12 (4500 km), i Taepodong-1 da 2-5000 km, i Hwasong-14 da potenziali 7000-8000 km e i Taepodong-2/Unha-3 da 4-15'000 km e usati come razzi nel 2009 per la messa in orbita del "primo satellite", probabilmente una semplice scatola di ferro.

Altro capitolo sono i missili balistici a lancio sottomarino: "38 North", think tank Usa, ha ipotizzato una versione avanzata del Pukguksong-1: un vettore provato dal 2016 che, se affidabile, potrebbe essere l'opzione più subdola per l'attacco nucleare.

Le forze armate nordcoreane contano su oltre 1,2 milioni di effettivi: è il quarto esercito più grande al mondo, fatto da 19 corpi d'armata più uno di forze speciali. Ci sono 3,5 milioni di uomini e donne della Milizia, con un numero pari di riservisti.

L'esercito dispone di 7.000 tra carri armati (3.000 vecchi T54/55 ex sovietici e type 59 cinesi, 1000 versioni locali del T62 e 500 del T72) e blindati/corazzati (2000 vecchi BMP1, BTR60 ex sovietici e Type 63 cinesi), oltre 25'000 pezzi di artiglieria e 20'000 lanciarazzi. Il 50-60% è schierato nei 100 km dal confine del 38esimo parallelo e il Nord sarebbe in grado di sparare su Seul 2700 colpi d'artiglieria al minuto.

La marina nordcoreana ha una flotta nel Mar Giallo e una nel Mar del Giappone: quattro vecchie corvette lanciamissili e 30-50 motocannoniere. Incerto il numero di sottomarini dell'ex Unione sovietica (Urss), mentre sono numerosi i sommergibili costieri. I 200'000 soldati delle Forze speciali hanno una marina tutta loro, oltre all'unità di missili balistici, il fiore all'occhiello. Debole l'aviazione ferma ai tempi dell'Urss, con pochi aerei moderni come MIG 29 e SU 25.

Pyongyang ha inoltre un arsenale chimico e batteriologico: 5000 tonnellate lanciabili con artiglieria, razzi e bombe aeree, prodotti da otto siti. Ci sarebbero antrace, salmonella, febbre gialla, emorragica, tifo e colera.

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