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STATI UNITIIl sindaco di Charlottesville accusa Trump: «È colpa sua»

13.08.17 - 17:46
Anche Anthony Scaramucci, capo della comunicazione della Casa Bianca per 250 ore, attacca il presidente
Keystone / AP
Il sindaco di Charlottesville accusa Trump: «È colpa sua»
Anche Anthony Scaramucci, capo della comunicazione della Casa Bianca per 250 ore, attacca il presidente

WASHINGTON - Il presidente Donald Trump ha incoraggiato il razzismo organizzato che ha causato la violenza a Charlottesville. Lo afferma il sindaco della città, Michael Signer, puntando il dito direttamente contro il presidente americano. «Guardate alla campagna elettorale che ha fatto. La responsabilità dell'accaduto» negli scontri durante la manifestazione di suprematisti bianchi «è della Casa Bianca», ha rilevato.

In una intervista alla Abc, Anthony Scaramucci, l'ex direttore alla comunicazione della Casa Bianca, ha criticato la tiepida reazione del presidente Donald Trump ai fatti di Charlottesville. «Non avrei raccomandato quella dichiarazione. Avrebbe dovuto essere molto più duro».

«Con l'autorità morale della presidenza, la sua avrebbe dovuta essere una denuncia», ha detto Scaramucci, messo alla porta, dopo appena 11 giorni, dal posto di direttore delle comunicazioni della Casa Bianca. L'intervista al talk show domenicale di George Stephanopoulos è stata la prima di "The Mooch" dopo il licenziamento.

Chi è l'investitore - Maglietta bianca e pantaloni kaki come gli altri militanti, in mano lo scudo nero con i fasci bianchi incrociati del gruppo filo-nazista Vanguard America: James Alex Fields Jr. era partito da Maumee in Ohio per «andare a 'qualcosa' di Trump».

Samantha Bloom, la madre del ragazzo di vent'anni che ha travolto con una Dodge Challenger la folla di contromanifestanti di Charlottesville uccidendo una donna e provocando 19 feriti, aveva invitato il figlio a non mettersi nei guai. «Mi aveva lasciato il gatto. Pensavo che fosse qualcosa che aveva a che fare con Trump. Trump non è un suprematista bianco. James ha un amico afro-americano...», ha detto la Bloom, visibilmente sconvolta per il gesto omicida del figlio, da ieri nelle mani della polizia nella Albemarle-Charlottesville Regional Jail e sotto inchiesta dell'Fbi per violazione dei diritti civili.

Samantha, che è paraplegica, ha cresciuto James da sola dopo che il padre del ragazzo è stato ucciso da un automobilista ubriaco quando lui era neonato.

Una pagina Facebook (Conscious Ovis, pecora consapevole lo screen name) da ieri disattivata è stata attribuita dai media Usa a James Fields: foto di Hitler bambino, del presidente siriano Bashar al-Assad, di Pepe the Frog, la mascotte della destra oltranzista, una foto del Reichstag a Berlino si affiancano a uno scatto del ragazzo, testa rasata e maglietta rossa, accanto a un'auto simile a quella della strage.

«Aveva idee radicali sulla razza, era infatuato di Hitler e dei nazisti», ha detto Derek Weimer, il suo professore di storia al liceo, a una radio di Cincinnati. Weimer ha detto anche che James avrebbe voluto arruolarsi nell'Esercito ma era stato scartato perché mentalmente instabile.

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