I labouristi accusano Kensington di aver preferito accumulare soldi invece di spenderli per la sicurezza della Grenfell Tower
LONDRA - «Non abbiamo mai lavorato così tanto. Scusate se è stato troppo poco». Firmato: un vigile del fuoco, o uno che lotta contro il fuoco, come letteralmente si dice in lingua inglese.
Scritto a pennarello nero sulla carta bianca di un mazzo di fiori pallidi, appoggiato al muro che raccoglie le preghiere per iscritto della gente per la gente, racconta il dolore e l'impotenza davanti a una tragedia nata dal cortocircuito di un frigorifero del quarto piano, trasformato nell'incendio che ha distrutto un grattacielo e troppe vite nella Grenfell Tower di Londra. Qui vivevano Marco e Gloria, che mercoledì notte ha chiamato la madre in Italia per dirle addio. «Muoio, sarò il tuo angelo custode da lassù». Storia e parole riprese dalla stampa britannica, che oggi mette sotto accusa Kensington e 274 milioni di sterline accantonati a far niente.
«Li avessero usati per sistemi antincendio e rivestimento non infiammabile, non saremmo dove siamo adesso», ha dichiarato all'Indipendent David Lammy, labourista. «L'incidente si poteva prevenire», ha detto il sindaco di Londra Sadiq Khan, secondo il quale è stato il frutto «di errori e negligenze di politici, amministratori del consiglio locale e del governo».