Ciad: aspra battaglia, centinaia i morti
N'DJAMENA - Aspri scontri nell'est del Ciad hanno opposto oggi per diverse ore reparti dell'esercito a formazioni ribelli con un bilancio di centinaia di morti. Lo hanno detto fonti della due parti, ognuna delle quali si è attribuita la vittoria.
La battaglia è avvenuta a circa 50 chilometri da Biltine, conquistata giovedì dai ribelli dell'Unione delle Forze per la democrazia e lo sviluppo (Ufdd) e poi subito ripresa dalle forze regolari.
Il leader dei ribelli Mahamat Nouri ha detto che tre colonne di veicoli dell'esercito hanno stretto in un angolo le sue truppe attaccandole da due lati. Secondo Nouri, dopo quattro ore di combattimenti le sue formazioni sono riuscite a respingere l'attacco uccidendo 200 soldati e perdendo 50 uomini nelle loro file. 'E' stata una disfatta dell'esercito nazionale ciadiano e la battaglia più sanguinosa da settembre", ha detto l'esponente ribelle.
Una fonte militare ciadiana ha da parte sua confermato la battaglia, precisando che è cominciata alle 6:00 e che è durata diverse ore. Secondo la fonte i ribelli alla fine si sono ritirati. "C'é stata una vera ecatombe tra i ranghi nemici con 200-300 morti e 50 tra i soldati", ha aggiunto.
Nell'ultimo anno vari movimenti ribelli hanno cercato di destituire il presidente Idriss Deby, al potere dal 1990, combattendo nel deserto e sulle montagne del Ciad orientale. In aprile i ribelli sono riusciti a raggiungere N'Djamena, ma sono stati respinti con pesanti perdite. Deby ha accusato il Sudan e l'Arabia Saudita di aiutare i ribelli.
I combattimenti hanno costretto le agenzie dell'Onu e numerose Ong attive nella zona a ridurre le operazioni di aiuto ai 200.000 rifugiati del Darfur e ai 90.000 ciadiani sfollati che gremiscono i campi della regione.




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