Sudan: inviato dell'ONU dichiarato "persona non grata"
KHARTUM - L'esercito sudanese ha dichiarato l'emissario speciale dell'ONU Jan Pronk "persona non grata" in Sudan, accusandolo di "fare guerra alle forze armate" sudanesi, secondo un comunicato militare pubblicato oggi.
L'esercito sudanese chiede l'allontanamento di Pronk per aver parlato di recenti "sconfitte" delle sue truppe in Darfur, accusandolo di ingerirsi nei suoi affari e di minacciare la sicurezza nazionale.
Il comandante generale dell'esercito, nel comunicato, dice che la presenza e gli spostamenti di Pronk in Sudan costituiscono "una minaccia militare che colpisce in modo negativo le azioni delle forze armate e di conseguenza è diventato persona non grata".
Non ci sono per ora reazioni da parte degli uffici dell'Onu a Khartoum dove si troverebbe Pronk, e non è chiaro se il governo, sotto pressione internazionale perché accetti caschi blù nel Darfur, seguirà l'esercito.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!