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Myanmar: ONU, se ne parlerà a Consiglio di Sicurezza

Myanmar: ONU, se ne parlerà a Consiglio di Sicurezza
NEW YORK - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha deciso di iscrivere la situazione in Myanmar (l'ex Birmania), una delle dittature del sud est asiatico, nel suo ordine del giorno permanente. La decisione, presa oggi a maggioranza e con il voto c...

NEW YORK - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha deciso di iscrivere la situazione in Myanmar (l'ex Birmania), una delle dittature del sud est asiatico, nel suo ordine del giorno permanente.

La decisione, presa oggi a maggioranza e con il voto contrario della Cina, rappresenta una vittoria per gli Stati Uniti, secondo cui il paese rappresenta una minaccia per la comunità internazionale visto il suo ruolo nel traffico di stupefacenti e i ripetuti mancati rispetti dei diritti umani.

Nel Rapporto internazionale sulla libertà religiosa, pubblicato annualmente dal Dipartimento di Stato americano, la Birmania è uno degli otto cosiddetti "Countries of particular concern" (CPC), paesi cioé in cui la situazione dal punto di vista delle libertà religiose è particolarmente preoccupante.

L'iscrizione della Birmania nell'ordine del giorno permanente é stata decisa con dieci voti a favore, quattro contrari (oltre a Cina Russia, Qatar e Congo), e una astensione, la Tanzania. Nei voti sull'ordine del giorno non c'é diritto di veto.

Il rappresentante permanente degli Stati Uniti, John Bolton, visibilmente soddisfatto, si è scontrato, in Consiglio, con il suo collega cinese Wang Guangya, secondo cui è vero che ci sono problemi seri in Birmania, ma non tocca a "paesi situati al di là degli oceani decidere che a situazione in Birmania costituisce una minaccia" per i suoi vicini.

ATS
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