Libano: ufficiale Israele denuncia ampio uso bombe a grappolo
TEL AVIV - "Abbiamo coperto villaggi interi in Libano sparando bombe a grappolo. Quello che abbiamo fatto è stato pazzesco, mostruoso": con queste parole un ufficiale israeliano della riserva ha descritto al quotidiano Haaretz le proprie attività nella unità per il lancio multiplo di razzi Mlrs durante il recente conflitto con gli Hezbollah libanesi. Il giornale tuttavia non fornisce la sua identità, né precisa quali località siano state colpite dal fuoco della unità dell'ufficiale.
Il militare ha affermato che la sua unità ha sparato verso il territorio libanese 1.800 razzi a grappolo, che contenevano complessivamente un milione e 200 mila 'piccole bombe'. Ha anche notato che, oltre ai razzi, anche i cannoni della artiglieria israeliana hanno sparato proiettili a grappolo.
Il militare ha lamentato che si tratta di un tipo di razzi molto impreciso, che può esplodere anche a 1200 metri dal loro obiettivo. Per questa ragione, ha affermato, gli è stato ordinato di "impregnare" la zona con una grande quantità di bombe. Haaretz aggiunge che la percentuale delle 'piccole bombe' che restano inesplose sul terreno è molto elevato. Nel tipo di munizioni usate da Israele può arrivare, secondo il giornale, fino al 40 per cento.




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