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Dal MondoTerrorismo: arrestati Miami suggestionati da idee Fbi

01.07.06 - 20:00
Terrorismo: arrestati Miami suggestionati da idee Fbi

WASHINGTON - Il video del giuramento di al-Qaida, mostrato in aula a Miami durante la procedura di incriminazione dei sette aspiranti terroristi accusati di voler far saltare in aria il famoso grattacielo Sears Tower di Chicago, ha aumentato i dubbi sul ruolo giocato dall'Fbi nel plasmare le ambizioni della presunte cellula. L'unico collegamento tra i sette e il gruppo terroristico di Osama bin Laden sarebbe infatti un agente dell'Fbi, che si era presentato come un intermediario di al-Qaida, promettendo armi e soldi per portare a termine gli attentati.

Il minilocale senza finestre in cui era avvenuto il giuramento pullulava di telecamere e microfoni nascosti dall'Fbi. Sarebbe stato lo stesso agente federale a suggerire ai sette di inserire nei loro piani anche attacchi contro le sedi Fbi di cinque diverse città americane (Chicago, Los Angeles, Miami, New York e Washington) fornendo le apparecchiature fotografiche per effettuare le ricognizioni. Il gruppo aveva fotografato una serie di edifici federali di Miami consegnando poi le immagini all'agente infiltrato dell'Fbi.

I legali dei sette arrestati accusano l'Fbi di aver incoraggiato i loro clienti a progettare piani che andavano ben oltre le loro intenzioni: "è un caso evidente di persone spinte a commettere dei reati dalle stesse autorità, a partire dal giuramento di fedeltà ad al-Qaida". Mentre gli accusatori dipingono i sette come "un gruppo radicale islamico", i vicini sottolineano che Narseal Batiste guidava gruppi di lettura della Bibbia nel monolocale di Liberty City (uno dei quartieri più poveri di Miami), alternando queste sedute con quelle di lettura del Corano, seguendo una filosofia religiosa che tentava di mescolare Cristianesimo, Islam ed arti marziali (il gruppo si allenava spesso nel giardino di un ex negozio di ortolano).

L'Fbi ha difeso la sua strategia di bloccare gli aspiranti terroristi in una fase così preliminare del loro complotto da esporre l'agenzia ad accuse di avere incarcerato in realtà una banda di delinquenti da operetta. "Non potevano permetterci di aspettare ancora - hanno affermato alla agenzia federale - meglio agire in modo preventivo che quando è ormai troppo tardi". I sette aspiranti terroristi rischiano adesso tra i 15 ed i 20 anni di carcere.

ATS
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