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FRANCIASquilibrata uccide Frère Roger monaco protestante svizzero

17.08.05 - 07:52
Foto d'archivio
Squilibrata uccide Frère Roger monaco protestante svizzero

DIGIONE - Una squilibrata ha ucciso a ieri sera a coltellate Frère Roger, fondatore e priore della comunità ecumenica di Taizé. Il religioso protestante di origine vodese è stato aggredito mentre stava celebrando un servizio religioso davanti a migliaia di persone riunite nella sua comunità, situata vicino a Digione, nella Francia centrorientale. Frère Roger aveva compiuto 90 il 12 maggio scorso. La donna che lo ha aggredito, una romena di 36 anni, è stata subito arrestata.

L'omicidio è avvenuto verso le 20:45 davanti a 2500 persone riunite per la preghiera vespertina - una delle tre della giornata - nella chiesa della Riconciliazione, che sorge all'interno del complesso. Cogliendo tutti di sorpresa, la donna si è scagliata all'improvviso contro Frere Roger e gli ha inferto tre coltellate, alla schiena e alla gola. Il fondatore di una delle più singolari iniziative nella storia religiosa dell'Europa è morto poco dopo, nonostante la prontezza dei soccorsi. L'assassina è stata bloccata dalla folla e consegnata alla polizia, che l'ha posta in stato di fermo ed ha iniziato a interrogarla, per accertare il movente del gesto. Movente che, con ogni probabilità, è da far risalire a una psiche malata.

Subito dopo il dramma, alcuni preti e religiosi sono rimasti con i giovani - molti tra la folla non si erano accorti di nulla - e, dopo che era stato spiegato quel che era successo, si sono messi a parlare e a pregare assieme a loro. Preghiere e commemorazioni che sono continuate per tutta la notte.

A causa dell'età Frere Roger, secondo una fonte vicina alla Comunità, pensava di lasciare le funzioni di priore nel corso di quest'anno. Negli ultimi tempi, appariva piuttosto affaticato e spesso si muoveva su una sedia a rotelle.

Frère Roger, al secolo Roger Schutz, aveva fondato la Comunità di Taizé nel 1940, quando era un giovane pastore protestante (aveva 25 anni), in un'Europa sconvolta dagli orrori di una guerra che avrebbe fatto decine di milioni di morti. La Comunità ecumenica di Taizé conta attualmente in centinaio di fratelli di diverse confessioni cristiane, provenienti da una trentina di Paesi. Ogni anno visitano Taizé, per incontri di preghiera e di riflessione comunitaria, decine di migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo.

Frère Roger aveva una lunga consuetudine di frequentazione con Papa Giovanni Paolo II, scomparso il 2 aprile scorso. Era stato ricevuto più volte in Vaticano - l'ultima volta il 20 marzo 2004 - e lo aveva ricevuto a Taizé il 5 ottobre 1986.

Il presidente della Conferenza episcopale francese, l'arcivescovo di Bordeaux Jean-Pierre Ricard, ha scritto alla Comunità di Taizè per esprimere la sua "profonda pena" per l'uccisione di "questa grande figura di cercatore e testimone di Dio, appassionato dell'unità tra i cristiani e della riconciliazione". "Lui, così dolce, ha terminato il suo percorso terrestre vittima della violenza. Quale mistero!", ha scritto mons. Ricard. "Lui che, con tutti voi, ha così spesso dato appuntamento ai giovani del mondo per insegnar loro, nel nome della fede in Cristo resuscitato, a testimoniare la potenza trasformatrice dell'amore donato, arriva davanti al Padre della misericordia nel momento delle Gmg di Colonia. Quale testimonianza e quale appello!", ha aggiunto il prelato.

Dal canto suo, il segretario generale della Conferenza episcopale francese, mons. Stanislas Lalanne, ha sottolineato il "legame molto forte tra Fratello Roger e i giovani", ricordando di essere andato a Taizé da studente e di esservisi ritirato prima della sua ordinazione, come pure di avervi portato molti giovani quand'era cappellano militare. "Tutti quelli che saranno passati per Taizé - si parla di centomila all'anno - saranno molto segnati", ha aggiunto Lalanne. "Fratello Roger respirava il Vangelo, molti lo piangeranno", ha concluso.

ATS
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