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L'azienda fa marcia indietro, ammette di non aver «centrato il bersaglio» e chiede scusa a Kendall Jenner
LOS ANGELES - Pepsi non poteva non replicare alla pioggia di critiche nate dalla pubblicazione dell'ultimo spot, con protagonista la modella Kendall Jenner. Quello che è già stata definita «la peggiore pubblicità di sempre» ha scatenato le reazioni di chi ci ha letto un modo per banalizzare i movimenti di protesta per i diritti civili e la pace, o peggio per specularci sopra.
L'azienda è intervenuta nella vicenda ieri sera con un comunicato: «Pepsi ha cercato di proiettare un messaggio globale di unità, pace e comprensione. Chiaramente abbiamo mancato il bersaglio, e ce ne scusiamo. Non abbiamo intenzione di speculare su qualsiasi tematica seria. Stiamo rimuovendo lo spot e bloccando qualsiasi nuova programmazione. Ci scusiamo inoltre per aver messo Kendall Jenner in questa posizione».
Per chi si fosse perso lo spot incriminato (che si può vedere qui) ecco un breve riassunto: Kendall Jenner (rampolla del clan Kardashian e Angelo di Victoria's Secret) sta lavorando a uno shooting fotografico quando nota una manifestazione per la strada e decide di unirsi ai giovani contestatori (guarda caso tutti belli, ben vestiti e molto cool). Arrivati di fronte alla polizia, i ragazzi si fermano ma non Kendall, che si fa avanti e offre una lattina di Pepsi a un poliziotto. Alla fine tutti sono sorridenti e felici, come se bere una bibita gassata potesse per miracolo risolvere tutti i problemi.
