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LUGANO"Sempre con il telefonino in mano", la rete di menzogne via sms

22.11.10 - 13:00
La farsa della "finta Bea" interrotta solo dopo i sospetti dei Sulmoni
Ticinonline Manuel Meleleo
"Sempre con il telefonino in mano", la rete di menzogne via sms
La farsa della "finta Bea" interrotta solo dopo i sospetti dei Sulmoni

LUGANO - Continua il processo Siciliano con la ricostruzione dei giorni successivi all'omicidio di Beatrice. Come nella prima parte della mattinata, si è continuato ad analizzare gli sms che Siciliano ha inviato a parenti ed amici, ed anche a sé stesso, spacciandosi per la moglie.

Psicologo - A cominciare da una fittizia visita della moglie da uno psicologo. Lunedì 29 marzo la "finta Bea" scrive a Siciliano di essere stata da uno specialista, e di aver sfogato tutto il suo malessere; si descrive giù di morale, tanto da aver ricevuto come prescrizione una tisana calmante.

Altri sms - "L. dice che sa che deve fare il bravo. Buona notte da me e l." è un altro, straziante messaggio indirizzato alla "finta Bea" la sera del 29, che ha commosso l'aula. P. l'amante, resta ignara di tutto. "Odio tua moglie" scrive a Siciliano. E lui risponde, in un sms: "Anche io, mi ha lasciato in un mare di guai e spero di restare con te". Il dottor Calanchini, che ha compiuto la perizia psichiatrica sull'imputato, interpreta l'sms di Siciliano come rivelatore dei sentimenti dell'uomo nei confronti della moglie.

"Scrivile, le farà piacere" - Massimo Respini, l'avvocato che patrocina la famiglia Sulmoni, ricorda l'invito di Siciliano fatto al telefono a un'amica della moglie, nel quale le diceva di scrivere a Beatrice. Alla donna avrebbe fatto piacere ricevere sms da parte sua.

Mercoledi - Alle 7.02 di mercoledì, Siciliano scrive all'amante, e poi, come "finta Bea", ai fratelli e alle amiche della moglie. Una di esse scrive a Siciliano per comunicargli che la sera prima aveva fatto visita alla famiglia Sulmoni, per esprimere la sua vicinanza a tutti loro e si rivolge alla "finta Bea" chiedendole almeno di sapere dove fosse e che non lo avrebbe rivelato a nessuno. Siciliano la rassicura.

Giovedì - Il 1° aprile, Giovedì Santo, Siciliano incontra l'amante. Ma è la giornata dei primi sospetti: una delle cognate di Siciliano viene a sapere casualmente, da una collega di lavoro che il Siciliano è fidanzato con P. la nipote della donna. Le conferma che i due avevano cenato insieme qualche settimana prima. Il fratello di Beatrice s'insospettisce, e chiede spiegazioni al cognato. Il quale, a sua volta, si rivolge all'amica poliziotta facente parte, come lui, del gruppo di Chiasso Spacatimpan. Diverse chiamate, 7 in tutto, intercorrono tra Siciliano e l'agente, che tenta di rassicurare i parenti. Verso le 18 Siciliano scrive all'amante che l'agente sarebbe arrivata in visita presso la famiglia Sulmoni dopo le 20.00.

Venerdì - Venerdi 2 aprile comincia con il solito saluto mattutino all'amante. Siciliano dichiara di essere stufo della famiglia Sulmoni, che qualifica come "tutti pazzi". Sempre rivolto ai familiari della moglie, ma come "finta Bea", Siciliano chiede di non avvertire la Polizia della sua scomparsa, e che si sarebbe fatta viva non appena le cose sarebbero andate meglio. Lo stesso fa con l'amica poliziotta.

Tranello - Sono gli ultimi sms della "finta Bea". Un tranello di un cognato spinge Siciliano a dare un taglio alla rischiosa messinscena. Il fratello di Beatrice invia un sms chiedendo alla "finta Bea" il nome di una parente, che Siciliano non conosce. Infatti non ci fu risposta. Siciliano tenta di troncare la discussione. "Credete davvero che sia capace veramente di fare del male a me stessa?"

Tensioni - I Sulmoni, a questo punto, sono a conoscenza delle infedeltà di Siciliano. "Grazie di tutte le bugie che ci hai raccontato" scrive il fratello di Beatrice. Siciliano si agita. Intanto l'amante, ancora ignara di tutto, continua ad appoggiare siciliano, ma inconsciamente comincia anche lei a sospettare qualcosa: "Spero di non scoprire troppo tardi qualcosa che non va anche in te". Arriva la notizia del ritrovamento del cadavere, e l'sms preoccupato dell'amante a Siciliano. "Dove sei? Su Internet dicono che il cadavere è di tua moglie".

Depistaggi - Una decina di giorni, quelli che passano dal 26 marzo alla domenica di Pasqua, nei quali Siciliano tenta in tutti i modi di mascherare le sue malefatte. I fratelli, a quel punto, avevano cominciato a sospettare che gli sms fossero mandati dallo stesso Siciliano. La famiglia, venuta a conoscenza della sua relazione extraconiugale, fa sempre più pressione sul 32enne fisioterapista che, sentendosi con le spalle al muro, getta la Sim in un tombino a Paradiso, chiudendo così la farsa della "finta Bea".

Red

Foto Ticinonline Manuel Meleleo

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