CHIASSOLo scudo? Ha la forma di un volantino

CHIASSO - Sono al bordo della strada, cortesi e sorridenti. Distribuiscono un volantino, e a prima vista sembrano far parte di qualche campagna pubblicitaria. Invece no: sono consulenti finanziari.

Scudo fiscale - Per circa una settimana hanno consegnato agli automobilisti in coda alla dogana autostradale di Brogeda un flyer, in cui si presentano e parlano dello scudo fiscale come "l'ennesima fregatura" del sistema. Perchè è proprio il rientro dei capitali deciso dal ministro Tremonti ad aver portato alla frontiera svizzera questa società di consulenza milanese.

Volantinaggio - "E' un modo per poter intercettare potenziali clienti" dichiara uno dei consulenti "in questo momento in cui lo scudo fiscale va molto di moda. Il nostro modo di operare è differente da quello degli altri operatori, e lo si vede anche da questo modo di proporci".
Un sistema sicuramente originale. "Per essere qui abbiamo chiesto l'autorizzazione al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Como, che ci ha detto dove e in che modo avremmo potuto fare volantinaggio. E cosi lo facciamo, rispettando le loro indicazioni". Sono molti gli automobilisti che, complice il traffico rallentato per i controlli doganali, prendono il volantino. "Sono in genere molto gentili" dichiara il collega. "In genere prendono il volantino sorridendo, mostrandosi incuriositi da ciò che facciamo. La gentilezza, da parte nostra, viene prima di tutto, e a parte un paio di casi, siamo trattati con la stessa cortesia".

Clientela - La società si chiama C.A.S.F. (Centro Assistenza Scudo Fiscale), e sul sito finanzalibera.eu si presenta come "un movimento libero, indipendente, finalmente fuori dalle logiche delle lobbies bancarie che hanno distrutto i risparmi delle famiglie italiane negli ultimi decenni". Operano nel campo della consulenza "con rigore e serietà, come dovrebbe essere sempre fatto". Il flusso di potenziali clienti italiani, in viaggio verso le banche ticinesi con lo scopo di "scudare" i propri capitali, li ha spinti a Brogeda con un camper, in cui fare quattro chiacchiere in tutta tranquillità. "Finora abbiamo avuto un discreto numero di accessi al sito, alcune telefonate, ma abbiamo anche un paio di appuntamenti già fissati in sede. Forse le persone hanno timore a fermarsi subito a parlare, cosi' allo scoperto".
In effetti il furgone con il Fiscovelox è solo a una decina di metri, e nella zona circola la voce delle famigerate "spie" dell'Agenzia delle entrate, pronte a fotografare ogni persona che si avvicina ad una banca o fiduciaria.

Situazione - I consulenti del C.A.S.F. dichiarano di essere curiosi di come si evolverà la situazione. "Questa è perlopiù una fase di studio, ma siamo curiosi di vedere come operano le banche, quali saranno le offerte che rivolgeranno ai loro clienti".
Alla domanda se si ritiene che siano molti gli italiani che stanno approfittando dello scudo, la risposta è affermativa. "Non sono un frequentatore di queste zone, ma guardando le targhe e i modelli di auto, direi che sono parecchi". Il collega aggiunge: "Alcune persone le vedo tutti i giorni, e le identifico subito come frontalieri. Altri, a prima vista, sembrano persone che arrivano in Ticino per fare una "visita" in banca". La situazione nella piazza finanziaria milanese, mi confermano, è in divenire: c'è ancora confusione, ma non tutti i clienti delle società corrono in Ticino per far rientrare i propri capitali. "Il boom c'è stato nei primi giorni dello scudo, e riprenderà negli ultimi giorni". Quanti clienti si aspettano? "Non abbiamo un obiettivo minimo, per noi l'importante era farci conoscere. Cio' che arriva è ben accetto".

f.c.

Foto Ticinonline