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L'INVI(T)ATOSole rossocrociato

07.11.07 - 12:39
di Ovidio Biffi
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Sole rossocrociato
di Ovidio Biffi
Strano mondo quello dell’energia: chi l’avrebbe mai detto che la Svizzera, e per essa i suoi ricercatori, avrebbe un giorno spinto il mondo intero a pensare al sole come fonte energetica?

Il primo messaggio lo hanno firmato lunedì Bertrand Piccard e l’ingegnere Andrè Borschberg. A Zurigo, dopo quattro anni di ricerche, smentite, calcoli e simulazioni, i due promotori del progetto «Solar Impuls hanno annunciato la nascita del primo aeroplano monoposto alimentato soltanto da energia del sole e, se i collaudi lo appureranno, in grado di volare 24 ore su 24 per almeno tre giorni consecutivi. L’ora della verità è fissata per il 2008, quando il prototipo effettuerà il suo primo volo di prova sopra l’aerodromo di Dübendorf. I test successivi avranno luogo all’aeroporto di Payerne, nel canton Vaud e dovranno permettere al «Solar Impuls» di compiere il giro del mondo nel 2011, ma Piccard intende prima compiere anche una traversata dell’Atlantico, se troverà fondi supplementari a quelli sinora garantiti da Deutsche Bank e dalla Swatch.

Lo stesso giorno ecco un secondo messaggio svizzero. Lo invia dall’altra parte del globo Louis Palmer, insegnante lucernese trasformatosi in globe-trotter per essere il primo a compiere il giro del mondo con un veicolo a energia solare.

Partito il 3 luglio scorso da Lucerna, è ora a Nuova Delhi dove ha incrociato e incontrato la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey, che si trova in visita ufficiale nel subcontinente asiatico.

Realizzato con l’aiuto di studenti di quattro università elvetiche e sponsorizzato da una decina di industrie del settore, il «Solar taxi» di Palmer ha tre ruote, una carrozzeria aerodinamica, sedili in pelle e può viaggiare a una velocità massima di novanta chilometri orari, assolutamente gratis e senza alcuna emissione inquinante. Il veicolo traina un carrello su cui sono montati i pannelli solari che servono per caricare le batterie e garantire un’autonomia, quando non c'è il sole, di 300 chilometri.

«Voglio mostrare a Paesi emergenti come l’India che ci sono alternative possibili di trasporto pulito ed economico» ha detto lunedì il trentacinquenne Palmer che ha presentato (come fa in ogni capitale che tocca, accolto con tutti gli onori, perfino in Arabia Saudita) il suo veicolo alla stampa indiana. Prossima tappa importante del suo «tour» di 50’000 km sarà Bali, in Indonesia, dove agli inizi di dicembre esporrà il suo prototipo di macchina solare nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

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