Frontalierato: "Il contingentamento non può più attendere"

Esplodono le notifiche di lavoro di breve durata
LUGANO - Nei primi nove mesi dello scorso anno, in Ticino le notifiche di lavoro di breve durata (meno di 90 giorni) da parte di artigiani, distaccati, padroncini UE (la stragrande maggioranza italiani) sono state oltre 15'200, ovvero 2500 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
"Simili cifre sono, a non averne dubbio, allarmanti - spiega il Consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri -: riportate sull’arco di 12 mesi significano infatti che, nel 2011, le notifiche sono state circa 20mila, ossia quasi il triplo rispetto a pochi anni fa, quando ancora si navigava sulle 7000-8000. Le previsioni avanzate dalla Lega dei Ticinesi in tempi non sospetti si sono dunque puntualmente avverate".
Secondo QUadri inoltre l’evoluzione dell’economia del nostro Cantone "non giustifica affatto una tale esplosione, legata tra l’altro all’estrema facilità con cui si permette ad artigiani e ditte d’Oltreconfine di lavorare in Ticino, mentre, quando si tratta di svolgere il percorso in senso inverso, nella Vicina Penisola vengono applicati ben altri parametri".
A queste 20mila notifiche annue vanno poi aggiunti i 52mila frontalieri in continuo aumento, specialmente negli uffici. Il tutto mentre, prosegue il consigliere leghista, "il tasso ufficiale di disoccupazione in Ticino è tornato a salire al 5.1%. E questo malgrado la rilevante opera di cosmesi statistica effettuata con la riforma LADI entrata in vigore lo scorso primo aprile, la quale ha fatto sparire dai dati ufficiali della disoccupazione numerosi senza lavoro".
Per Quadri le 15'200 notifiche nei primi 9 mesi del 2011 "rappresentano un’evidente distorsione del mercato del lavoro, davanti alla quale si impongono dei provvedimenti, leggi come l’introduzione di contingenti". Secondo il leghista infine sarebbe necessario poter disporre quanto prima "non solo del numero delle notifiche insinuate in Ticino nell’intero anno 2011 da parte di artigiani, ditte, ecc d’Oltreconfine, ma occorre pure conoscere a quante giornate lavorative dette notifiche corrispondono, così da poter quantificare, almeno in maniera approssimativa, le centinaia di milioni di Fr andati persi all’economia locale a vantaggio di operatori d’oltreconfine".




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