Dipendenti italofoni discriminati, Cassis interroga il governo
BERNA - Il plurilinguismo, sebbene iscritto nella legge, è stato una volta ancora ignorato? È quanto ha chiesto oggi al governo il consigliere nazionale Ignazio Cassis (PLR/TI), riferendosi a un recente episodio capitato presso i servizi informatici dell'amministrazione federale.
Nel mese di novembre, l'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) ha inviato una e-mail a tutto il personale per metterlo in guardia dai rischi legati all'uso di Outlook Web Access (OWA). "Le informazioni sono state diffuse in tedesco, in francese e inglese, ma non italiano", ha deplorato il deputato ticinese.
Per il Consiglio federale non si è trattato di una discriminazione nei confronti dei dipendenti italofoni, ha spiegato oggi nell'"ora delle domande" Eveline-Widmer-Schlumpf. "Le informazioni importanti vengono sempre trasmesse nelle tre lingue ufficiali della Confederazione", ha aggiunto la consigliera federale. "Nel caso in questione la comunicazione non lo era. Per questo motivo, non è stata tradotta in italiano". L'UFIT ha inviato l'informazione soltanto ai circa 120 responsabili delle unità amministrative della Confederazione, ha aggiunto Widmer-Schlumpf.
Pur ringraziandola per la risposta, Cassis ha chiesto tuttavia alla ministra grigionese se, a titolo personale, non riteneva opportuno tradurre l'informazione in italiano, visto che i 120 responsabili "l'hanno poi inoltrata a tutti i membri dell'amministrazione federale. Quindi, de facto, a tutti i dipendenti, italofoni compresi".
A questo punto, Eveline Widmer-Schlumpf ha detto di comprendere le preoccupazioni di Cassis, precisando che in futuro intende adoperarsi affinché sempre più testi vengano pubblicati e trasmessi nelle tre lingue ufficiali e anche nella quarta lingua nazionale.
Ats




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