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LUGANODemolizioni in città, Minotti a muso duro su Giudici

15.09.11 - 17:15
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Demolizioni in città, Minotti a muso duro su Giudici

LUGANO - Il primo a rispondere in maniera dura alle affermazioni del Sindaco di Lugano, Giorgio Giudici, rilasciata sul Gdp, in merito alla pianificazione architettonica della città è Paolo Camillo Minotti, segretario STAN (Società Ticinese per l'Arte e la Natura), associazione attiva dal 1908 in Ticino nell'ambito della divulgazione della conoscenza del patrimonio architettonico e paesaggistico.

“Quanto l'onorevole Giudici dice, in Italia lo chiamerebbero"benaltrismo", secondo lui gli edifici significativi da proteggere sarebbero stati ben altri, cioè quelli già abbattuti negli anni '60. Il fatto è che Giudici quando gli fa comodo sostiene qualsiasi cosa e finge di impossessarsi anche degli argomenti e delle preoccupazioni della controparte. Certo è vero che a Lugano si distrussero parecchie belle architetture già in quegli anni, ma questo non è un buon motivo per "completare del tutto l'opera" distruggendo quel poco che di pregevole è rimasto; anzi semmai dovrebbe essere una ragione in più per proteggere più sistematicamente le testimonianze di valore rimaste. Appare difficilmente comprensibile l'intransigenza che l'on. Giudici ci mette nel non voler  proteggere qualche decina di edifici in più, che tutto sommato sono assai poca cosa”.

Negli ultimi anni, l'associazione si è impegnata sopratutto per la salvaguardia di edifici storici minacciati, dai grandi alberghi come il Palace di Lugano,il Grand Hotel Locarno, alle ville dei primi del '900, come Villa Stauffer Frizzi a Lugano-Montarina, alle testimonianze di edilizia rurale, di archeologia industriale, ma anche di giardini storici. Una esperienza decennale sulla base della quale il segretario attacca duramente il Sindaco, anzi l’architetto. “Forse non é tanto il sindaco a parlare, quanto l'architetto e promotore immobiliare che si fa portavoce di certi ambienti dell'edilizia che vogliono continuare a sfruttare liberamente i plusvalori delle promozioni immobiliari, e ciò senza nessuna restrizione o riguardo per l'interesse pubblico e per il paesaggio”. Minotti poi punta ad una frase in particolare riferita da Giudici quando specifica che  tutti (ndr.: gli stranieri) ci dicono  quanto Lugano sia bella con le sue montagne, la natura e il lago: un paradiso. Ma noi ticinesi siamo capaci di distruggere ciò che di straordinario abbiamo. È il nostro autolesionismo” invidie, sottigliezze, sgambetti e critiche".

Per Minotti queste parole tradurrebbero un pensiero: “chi danneggia e scempia il Ticino non sono la speculazione e la cattiva architettura e l'inesistente urbanistica, ma chi critica questo andazzo e vorrebbe uno sviluppo un po' più controllato e ordinato. Ci vuole un bel coraggio per infilare con tale disinvoltura i propri errori alla controparte! Infine sull'auspicio di costruzioni in altezza nei previsti nuovi quartieri (NQC e Pian Scairolo),  il segretario della Stan chiarisce che può essere anche una tesi condivisibile, a condizione che tali quartieri siano edificati con parametri  urbanistici e architettonici di qualità, non con quelli prevalenti nell'edificazione degli scorsi decenni.
 

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