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LUGANOVia al Boschetto: una storia di degrado e sofferenza

23.07.10 - 14:03
Forse, alla base degli orribili ritrovamenti, una situazione di disagio psichico
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Via al Boschetto: una storia di degrado e sofferenza
Forse, alla base degli orribili ritrovamenti, una situazione di disagio psichico

LUGANO - Si tinge di mistero l'inquietante vicenda che avvolge l'appartamento di via al Boschetto 3 a Lugano. Risale a lunedì il ritrovamento di diversi animali morti, rinchiusi nelle gabbie, in stato di putrefazione, tra cui due cuccioli di Bull terrier e altri animali (forse conigli o porcellini d'india). Ieri l'ennesimo cadavere. La ditta che aveva il compito di disinfestare la casa, giunta sul posto, ha trovato un secondo cane morto, avvolto in una coperta e nascosto sul letto.

"Uno spettacolo orribile - raccontano dalla SPAB - l'odore in quell'appartamento era insopportabile, urina per terra, si scivolava, lo stato generale disastroso. Le condizioni in cui sono stati ritrovati gli animali non hanno permesso nemmeno di capire subito che cosa fossero".

Una situazione dunque che fatica a coincidere con le dichiarazioni della ragazza, la 19enne inquilina dell'appartamento che aveva dichiarato: "Macché maltrattamenti. Non è vero. I due cuccioli di Bull Terrier li ha uccisi il mio ex moroso tra domenica e lunedì mattina, mentre io ero via. Ha voluto vendicarsi". Un tentativo forse maldestro di nascondere altro. Perché è impossibile, alla luce dei fatti, che in un solo giorno il cadavere di un animale possa deperire fino a raggiungere lo stato di putrefazione in cui sono state ritrovate le bestie morte.

"Ieri abbiamo parlato con il veterinario cantonale - proseguono dalla Protezione Animali -  ora naturalmente verranno sentite le testimonianze degli inquilini dell'appartamento e dopo verranno presi i dovuti provvedimenti. Solo l'inchiesta potrà stabilire cosa è successo. A noi ora spetta soltanto occuparci dei due animali trovati ancora in vita. Bisogna cercare di capire adesso il carattere di questo cane, che si rivela dopo qualche giorno. Per adesso fortunatamente non ha dato nessun problema, inoltre non si gratta più. Il veterinario si è preoccupato di tutte le cure necessarie. La mastite sta rientrando e non ci dovrebbero essere conseguenze. Il gatto invece è stato disinfestato dai parassiti, ma gli hanno trovato dei problemi ai reni e lo stanno curando anche per quello".

Gli animali adesso sono sotto sequestro presso il veterinario cantonale, situazione questa che permarrà fino a che verrà chiarita la situazione. Intanto la condizione di disagio era stata segnalata anche dagli inquilini dell'appartamento. Il fetore aveva infatti costretto l'amministratore dello stabile di via al Boschetto a rivolgersi presso un Legale di Lugano per avviare una procedura di sfratto per l'inquilina. Oltre all'odore infatti in molti lamentavano il continuo abbandono di un cane (che non è quello ricoverato presso le strutture della SPAB) che abbaiava sia di giorno che di notte.

Secondo alcune indiscrezioni pare infine che il ragazzo che condivideva l'appartamento con la 19enne, sofferente forse di disturbi psichici, sia stato trasportato con l'ambulanza in ospedale per un ricovero coatto. Una situazione ai limiti insomma nella quale chi ha pagato lo scotto maggiore sono state le creature più indifese. 

Dal ministero pubblico di Bellinzona il procuratore resta abbottonato, ma conferma: "Ci sono delle indagini in corso, stiamo cercando di fare luce sulla vicenda".

d.m.
 

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