Cerca e trova immobili
MEZZOVICO -VIRA

"Un sacrilegio alla natura, punire i colpevoli"

Oggi il Vedeggio restituisce altri pesci morti a causa dell'immissione nelle sue acque di sostanze tossiche. Una passeggiata a Vedeggio
"Un sacrilegio alla natura, punire i colpevoli"
ticinonline/manuelmeleleo
"Un sacrilegio alla natura, punire i colpevoli"
Oggi il Vedeggio restituisce altri pesci morti a causa dell'immissione nelle sue acque di sostanze tossiche. Una passeggiata a Vedeggio
MEZZOVICO-VIRA - Mezzovico, il giorno dopo. Il Vedeggio restituisce altri pesci morti, che galleggiano nelle sue acque pigre, diventate una trappola mortale. Il sospetto è che a provocare la strage sia stata una piccola azienda situata...

MEZZOVICO-VIRA - Mezzovico, il giorno dopo. Il Vedeggio restituisce altri pesci morti, che galleggiano nelle sue acque pigre, diventate una trappola mortale. Il sospetto è che a provocare la strage sia stata una piccola azienda situata nella valle. Un'azienda che sembra abbia rilasciato nell’acqua delle sostanze velenosissime, quali la soda caustica.

Il Ministero pubblico ha aperto un'inchiesta per far luce su quello che è stato considerato da Tiziano Putelli dell'Ufficio cantonale caccia e della pesca "un danno abbastanza importante".

Un danno che non rappresenta di certo una novità per il Vedeggio. Un fiume ticinese, come altri, già avvelenato in passato. Nell'agosto del 2008 un 70enne, uomo di fiducia del locale Municipio, riversò nel fiume Maggia l'ammoniaca presente nel sistema refrigerante della pista di ghiaccio di Prato Sornico. 4000 le trote che morirono. E il bilancio della moria nel Vedeggio potrebbe salire.

Continuando la passeggiata incontriamo un anziano del paese che guarda con sconforto e dispiacere il corso d'acqua. "Questo è l'ennesimo sacrilegio nei confronti della natura. Vi sono dei giorni che, in questi zona, si sentono forti odori sgradevoli e non è raro vedere delle chiazze oleose nell'acqua. Io non capisco come mai possano ancora succedere queste cose e gli autori di questi atti non devono restare impuniti. D’estate c’è tanta gente che viene sulle rive a farsi il bagno o a rinfrescarsi un po’. Avvelenamenti che non devono ripetersi più, perché alla fine, chi ci rimette, è sempre la natura".       

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE