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ASCONA13 franchi per mezzo litro d'acqua, la Rete insorge

03.07.12 - 13:44
Prezzi da capogiro in un locale durante la rassegna JazzAscona. Luca Martinelli: "Ci distanziamo da questi prezzi. La nostra cultura dell’accoglienza è diversa"
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13 franchi per mezzo litro d'acqua, la Rete insorge
Prezzi da capogiro in un locale durante la rassegna JazzAscona. Luca Martinelli: "Ci distanziamo da questi prezzi. La nostra cultura dell’accoglienza è diversa"

ASCONA - Conto salato per un avventore di un noto locale di Ascona. Era venerdì sera, e nelle vie del borgo stavano per risuonare le note raffinate di JazzAscona. "Quando abbiamo ordinato, però" precisa il diretto interessato, da noi contattato "la musica non era ancora incominciata. Quando ci siamo alzati per pagare avevano suonato un paio di pezzi". Al tavolo erano sedute cinque persone, tra le quali due bambini.

Sul listino prezzi era specificato che era previsto un sovrapprezzo in caso di musica dal vivo. Lo scontrino, alla fine, era però impietoso: 1 bicchiere di acqua minerale gassata a 13 franchi, due Coca-cola a 4,60 franchi ciascuna, due birre da mezzo litro a 14 franchi ciascuna, e tre pizze al prosciutto cotto per 19,5 franchi ciascuna. Totale: 108,70 franchi.

"SVEGLIA Turismo Ticinese, ma sopratutto SVEGLIA a quegli enti che dovrebbero controllare, vietare e penalizzare duramente certi FURTI legalizzati!!!!" scrive su Facebook il cliente, che riceve l'approvazione di molti utenti del social network, tra i quali anche dei ristoratori.

Sul caso prende posizione Luca Martinelli, Press & Comunicazione di Jazz Ascona. "Come festival abbiamo cercato a più riprese  di intervenire e sensibilizzare sulla questione dei prezzi, ma purtroppo senza successo. Noi gestiamo unicamente il bar della Tenda Torre, dove proponiamo prezzi normali. Inoltre, ci sforziamo di tenere un prezzo politico (20 franchi per 10 concerti fanno in media 2 franchi a concerto), prezzi speciali per i giovani (metà prezzo), entrata gratuita per i ragazzi. È chiaro che una politica predatrice di questo genere è perniciosa e va a scapito non solo della nostra immagine ma anche a quella di Ascona e del Ticino"

"Ci distanziamo nettamente, non è quello che vogliamo: la nostra cultura dell’accoglienza è diversa" conclude Luca Martinelli.

 

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