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6 postriboli chiusi su 17 controllati. Albertalli: "La concorrenza serve"

Ti-Press (archivio)
6 postriboli chiusi su 17 controllati. Albertalli: "La concorrenza serve"
LUGANO - Il Bibo's di Bellinzona, il Calipso a Melano, il Club 5 a Maroggia, il Monnalisa di Contone, il ristorante delle Alpi sul Monteceneri, e la Taverna dei Pini a Melano. Sono fino ad ora le sei pedine "cadute" con l'op...

LUGANO - Il Bibo's di Bellinzona, il Calipso a Melano, il Club 5 a Maroggia, il Monnalisa di Contone, il ristorante delle Alpi sul Monteceneri, e la Taverna dei Pini a Melano. Sono fino ad ora le sei pedine "cadute" con l'operazione Domino. Sono, in buona sostanza, i 6 postriboli ticinesi chiusi in seguito agli interventi della Teseu "mirati a ristabilire la legalità in quegli esercizi pubblici utilizzati in modo non conforme per esercitare la prostituzione".

"6 locali chiusi su 17 controllati", ci riferiscono dalla Polizia Cantonale. Su 32 postriboli riconosciuti in Ticino. Un dato che fa riflettere, e che mostra uno spaccato, quello dell'illegalità nel settore a luci rosse, che si rivela quindi, non caso isolato, ma un fenomeno ben radicato sul territorio.

Un'escalation di controlli che Ulisse Albertalli, gerente del noto postribolo l’Oceano di  Grancia, vede di buon occhio. "La concorrenza è la cosa che più ti incita a lavorare. Però si deve lavorare in modo onesto. Io mi sono adeguato alle nuove disposizioni per fare in modo di essere nella legalità. Lo stesso dovrebbero fare gli altri".

È sereno Albertalli, che assicura di essere completamente in regola: "Sono molto tranquillo da questo punto di vista. Non vado certo a predicare "di fare i bravi" e poi sono io il "cattivo". Sarei un povero maestro". Anche se dall'Oceano la Teseu non è ancora passata: "Credo che l'Oceano sarà uno degli ultimi postriboli che controlleranno. Per il semplice fatto che le nostre ragazze, è risaputo, sono tutte regolari, con permesso. Noi comunichiamo via internet tutte le nostre presenze e portiamo personalmente le ragazze a fare il permesso".

Albertalli è contento a metà di questa "pulizia" nel settore a luci rosse: "Sono contento che si cerchi di limitare l'illegalità. Ma vorrei anche che qualche locale rimanesse aperto. La concorrenza è stimolante e utile per far sì che l'attività funzioni".

Il gerente insomma non gioisce della chiusura della concorrenza: "È ancora un po' presto per fare un'analisi di questo tipo. Qui nel Luganese di locali non ne hanno ancora chiusi. Continuo ad avere le mie 40 ragazze e continuo a dover fronteggiare la crisi".

 

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