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LUGANOIl budget della Città nelle mani (anche) della gente

13.10.11 - 10:57
L'idea arriva dall'economista Tobiolo Gianella: "Si chiama bilancio partecipato. E sarebbe una 'prima' in Svizzera. Due obiettivi: coinvolgimento del cittadino e trasparenza nei bilanci"
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Il budget della Città nelle mani (anche) della gente
L'idea arriva dall'economista Tobiolo Gianella: "Si chiama bilancio partecipato. E sarebbe una 'prima' in Svizzera. Due obiettivi: coinvolgimento del cittadino e trasparenza nei bilanci"

LUGANO – Si chiama bilancio partecipato ed è stato lanciato per la prima volta a Porto Alegre, in Brasile, nel 1989. Ora c’è chi propone la stessa cosa anche per Lugano. “Una parte del budget della Città, circa il 10-20%, dovrebbe essere nelle mani della gente”. L’idea arriva da Tobiolo Gianella, economista e docente di management pubblico all’Università della Svizzera italiana, che puntualizza: “Sarebbe una ‘prima’ a livello elvetico. In Svizzera c’è già la democrazia diretta. Ora si può andare oltre”.

Coinvolgimento  - Preventivo 2011 per la Città di Lugano: 140 milioni di franchi in investimenti. Uscite correnti per 400 milioni di franchi. Gianella snocciola le cifre della capitale finanziaria del Ticino. “In una città come Lugano il cittadino-elettore non può restare ai margini dei processi decisionali. Bisogna coinvolgerlo”. L’economista spiega come: “Ogni quartiere, attraverso la propria commissione, dovrebbe coinvolgere gruppi di cittadini, associazioni di categoria, gruppi ricreativi, che fungono da sentinelle sul posto. Le commissioni sarebbero in contatto diretto con l’amministrazione comunale”.

Ponte - Un ponte diretto tra i quartieri e le autorità cittadine. “La popolazione sarebbe invitata a precisare i propri bisogni, stabilendo delle priorità per quanto riguarda i servizi pubblici. Come? Tramite sondaggi e serate informative. E la possibilità di rivolgere direttamente le proprie lamentele e le proprie proposte alle commissioni di quartiere. Il cittadino avrebbe la consapevolezza di essere protagonista nella gestione del denaro pubblico. È un dettaglio non da poco visto che si tende sempre a dire che sono solo le autorità a decidere come e dove investire”.

Vantaggi - Magari in un determinato quartiere c’è da restaurare il parco giochi? Oppure c’è l’esigenza di creare un nuovo spazio di svago? “Ecco, in questo caso i cittadini hanno la possibilità di farsi valere. Di sostenere pubblicamente che parte del budget di Lugano va investito in quell’ipotetico progetto. Ci sono diversi vantaggi da considerare. Alcuni quartieri magari al momento non sono abbastanza rappresentati in consiglio comunale. Il bilancio partecipato ovvierebbe in parte a questo problema, darebbe più voce anche ai quartieri politicamente meno sostenuti. Infine è un modo per incentivare altri Comuni ad aggregarsi con Lugano. Comuni titubanti perché temono di perdere potere decisionale”.

Rivoluzione - L’idea di Gianella sarebbe per certi versi rivoluzionaria per la realtà ticinese. “Ci sarebbe anche maggiore trasparenza per quanto riguarda il bilancio pubblico”.  Poi conclude con una riflessione. “Bisognerebbe chiedersi chi avrebbe diritto di espressione. Solo chi può votare o anche gli altri? Probabilmente sarebbe più giusto dare questa opportunità a tutti. Ma è una questione politica, al momento opportuno se ne parlerà”.

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