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ZURIGOLa dura vita delle prostitute rom, fino a 30 uomini a notte

16.10.12 - 16:11
Lo studio: orari massacranti, violenze e affitti esorbitanti
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La dura vita delle prostitute rom, fino a 30 uomini a notte
Lo studio: orari massacranti, violenze e affitti esorbitanti

ZURIGO - Le prostitute che battono i marciapiedi a Zurigo - per la maggior parte giovani ungheresi di etnia rom - lavorano fino a 10 ore al giorno, subiscono continue violenze e pagano affitti esorbitanti. Sono alcuni degli aspetti che emergono da uno studio realizzato dai servizi sociali della città di Zurigo in collaborazione con tre ong ungheresi.

 

I risultati dell'indagine, basata su interviste a 120 prostitute rom effettuate fra maggio e luglio di quest'anno a Zurigo e in Ungheria, sono stati presentati ieri a Budapest.

 

Da alcuni anni, ed in particolare in seguito all'estensione della libera circolazione con i nuovi paesi dell'UE, il Sihlquai di Zurigo - un tratto di strada dove la prostituzione da strada è tollerata - è letteralmente preso d'assalto da giovani donne ungheresi di etnia rom.

 

La necessità di mantenere una famiglia - Le "lucciole" provengono per la maggior parte da regioni povere dell'est dell'Ungheria. Stando allo studio, quasi la metà di queste donne inizia a prostituirsi prima dei vent'anni. Il 59% delle intervistate ha almeno un figlio e a spingerle sul marciapiede è in molti casi la necessità di sostentare la famiglia.

 

Una donna su tre è cresciuta in un istituto statale di rieducazione. In Ungheria queste istituzioni non sono strutture chiuse: le giovani, anche se minorenni, hanno la possibilità di uscire per vacanze. Una situazione - si legge nello studio - che viene spesso sfruttata da magnaccia o amiche per indirizzare le ragazze con false promesse verso la prostituzione.

 

Le autrici dello studio - operatrici sociali ungheresi che hanno avuto la possibilità di effettuare stage a Zurigo - hanno raccolto anche testimonianze di minorenni portate a Zurigo con documenti falsi: un metodo che fa almeno sorgere il sospetto della tratta di esseri umani.

 

I due terzi si prostituivano precedentemente in altri paesi - Due donne su tre (il 62%) hanno peraltro dichiarato che prima di arrivare a Zurigo si sono prostituite in altri paesi europei: in particolare in Austria, in Italia, in Olanda e in Germania.

 

Fino a 30 uomini a notte - Nei periodi passati a Zurigo, le "lucciole" ungheresi lavorano almeno sei giorni a settimana, con una media di 7,3 ore e picchi di 10 ore a notte. Ogni ragazza offre in media i suoi servizi a 6 clienti per notte, con punte che vanno fino a 30 uomini a notte.

 

Violenze e stupri - Oltre che dure, le condizioni di lavoro sono spesso pericolose: aggressioni verbali, lanci di oggetti, clienti che non pagano, furti, violenze fisiche e stupri sono all'ordine del giorno. Alle donne non rimane del resto granché dei soldi guadagnati: in molti casi devono consegnare tutti i proventi ai magnaccia, con i quali sono indebitate, o alle "capò": donne che le accompagnano sul marciapiede per controllarle.

 

Affitti esorbitanti - Anche le cifre sborsate per l'alloggio sono da capogiro. Le lavoratrici del sesso ungheresi sono quasi tutte alloggiate a Zurigo in alcune case affittate da privati a prezzi che raggiungono i 2700 franchi al mese per un letto in una camera da condividere con altre ragazze.

 

Il rapporto con i protettori - Stando allo studio, le ragazze hanno un rapporto "ambivalente" con i protettori, che fanno spesso parte della cerchia familiare. Sui marciapiedi zurighesi vige inoltre una concorrenza sfrenata che spinge i clienti a fare pressione sui prezzi e a chiedere sempre più spesso rapporti non protetti.

 

Le proposte per migliorare la loro situazione - Lo studio elenca anche una serie di proposte volte a migliorare la situazione di queste ragazze in Ungheria e in Svizzera. Per Zurigo la soluzione indicata è la creazione di una zona protetta e sorvegliata riservata alle prostitute da strada. Proprio quello che dovrebbe accadere dall'anno prossimo con la realizzazione dei box per la prostituzione che saranno realizzati su un terreno comunale a ridosso dell'imbocco dell'autostrada A1, nel quartiere di Altstetten.

 

In Svizzera lo studio è stato distribuito ai media dopo che la rubrica d'informazione "10 vor 10" della tv svizzero-tedesca SF ha dedicato ieri un servizio all'argomento. "L'obiettivo dello studio è in primo luogo di migliorare le condizioni di vita di queste donne in Ungheria": per questo motivo la conferenza stampa si è tenuta in Ungheria e non in Svizzera, ha detto oggi all'ats, Michael Herzig, del dicastero opere sociali della città di Zurigo.

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