Il lock-out continua, vediamo com'é messa la LNA

Se il campionato nordamericano non dovesse partire arriverebbero altri campioni dalla NHL. Fino a questo momento le squadre che più ne hanno beneficiato sono in ordine Zugo, Bienne e Berna
Se il campionato nordamericano non dovesse partire arriverebbero altri campioni dalla NHL. Fino a questo momento le squadre che più ne hanno beneficiato sono in ordine Zugo, Bienne e Berna
QUEBEC (Canada) – In NHL il lock-out continua e mai come nelle ultime ore le due parti sembrano essere lontane. Da una parte i giocatori pretendono delle migliori condizioni d’impiego e non vogliono saperne di decurtarsi lo stipendio, cosa che ovviamente i proprietari vorrebbero; dall’altra le due parti si stanno scannando e accusando di continuare con pratiche sleali e non intendono trovare un compromesso.
Questa situazione fa pensare che il lock-out potrebbe durare tutta la stagione anche perché se non dovesse essere trovato un accordo entro inizio 2013, resterebbe troppo poco tempo per stilare un campionato completo. Considerando per gioco che il lock-out continui effettivamente per tutta la stagione, abbiamo analizzato una per una le dodici squadre di LNA, gli stranieri presenti in rosa, gli innesti provenienti da oltre oceano e quelli che ipoteticamente potrebbero colmare le lacune di ogni compagine del massimo campionato elvetico di hockey su ghiaccio:
Ambrì: Dopo la delusione chiamata Pacioretty, i leventinesi hanno deciso di affidarsi al tandem d’attacco Williams-Park e a quello di difesa Noreau-Kutlak. Un gran peccato perché il gigante ceco in questa stagione ha deluso le aspettative e il cecchino Matt Duchène, che non ha ancora esordito, sarebbe potuto arrivare molto prima, anche se in realtà era sotto contratto con gli svedesi del Frölunda. Il canadese sembrerebbe avere tutte le caratteristiche per dare una grossa mano a Serge Pelletier. L’arrivo della saracinesca Cory Schneider ha sistemato il reparto arretrato e se Duchène non tradisce le aspettative, i biancoblù possono ritenersi a posto così. Acquisti NHL: Schneider e Duchene.
Lugano: L’arrivo di Bergeron ha regalato all’attacco di Larry Huras fantasia e cinismo allo stato puro, visto che il canadese si trova a meraviglia con Metropolit come compagno di linea. Il problema più grande i bianconeri ce l’hanno in difesa: troppo fragile. L’arrivo di Sbisa ha aiutato in parte il reparto, anche se il rossocrociato a volte lascia un po’ tutti col dubbio di poter dare più di quanto dimostri sul ghiaccio; inoltre l’infortunio di Heikkinen è pesato come un macigno e Nummelin non è più un ragazzino. Se dovesse continuare il lock-out l’innesto di una stella NHL in difesa da affiancare al finlandese sarebbe d’obbligo e a fargli spazio sarebbe probabilmente McLean, anche se il canadese è uno degli intoccabili del mister. Acquisti NHL: Bergeron e Sbisa.
Davos: Il Davos è una di quelle squadre che ha speculato molto sull’inizio del lock-out ed è partito a inizio stagione con soli tre stranieri, uno fortissimo ma che si infortuna spesso, Sykora e gli altri due, Taticek e Marha, non così decisivi sotto porta. L’arrivo di Thornton e Nash ha inizialmente fatto impennare le quotazioni dei grigionesi, ma l’infortunio di Nash è pesato come un macigno e la società ha deciso di affidarsi a Eriksson che ha disputato finora solo due partite. In difesa inoltre è stato acquistato il finlandese Alatalo. Con Nash, Thornton ed Eriksson al top, Del Curto può affiancare a Sykora tre campioni assoluti. Se dovessero però persistere gli infortuni allora qualcun altro arriverebbe di certo. Arrivi dalla NHL: Nash, Thornton ed Eriksson.
Berna: Il Berna è una di quelle squadre che più ha approfittato del lock-out ingaggiando due dei difensori svizzeri più forti in circolazione, ovvero Streit e Josi. Grazie a loro due la difesa è a posto, anche perché si aggiungono ai due stranieri in rosa Roche e Kinrade. In attacco l’arrivo di Tavares ha migliorato di molto anche le prestazioni di Ritchie e Danielsson. Il Berna è a posto così. Arrivi NHL: Josi, Streit e Tavares.
Zugo: Vale lo stesso discorso fatto per il Berna, anche se lo Zugo è la squadra che più ha approfittato del lock-out in assoluto. A inizio stagione si prospettavano i playout per i Tori, ma gli arrivi di Brunner, Zetterberg e Diaz hanno totalmente cambiato il percorso della squadra. I due attaccanti sono riusciti a far rinascere Omark e con Holden, l’attacco è a posto così. In difesa c’è Wozniewsky, mentre in porta Markkanen. Potrebbe arrivarne un altro ma la squadra è a posto così.
Kloten: Gli aviatori hanno trovato in Brooks Laich l’uomo della provvidenza che però è tornato in nordamerica per infortunio. La difesa con Dupont è a posto così, ma l’attacco è da sistemare: Santala, Kreps e Lundberg, non si stanno dimostrando all’altezza della situazione. Se non fosse per i debiti che hanno colpito la squadra, un difensore e un attaccante della NHL completerebbero le lacune.
Zurigo: È arrivata una stella di nome Dustin Brown e i Lions possiedono anche Ryan Shannon che si sta mostrando valido. In difesa C’è Lashoff, ma dispiace dirlo è il quarto straniero che non sta rendendo, Jeff Tambellini: 14 punti in meno di Shannon dopo 27 partite sono troppi. Tra l'altro, notizia di oggi martedì 18 dicembre, il canadese ha deciso di tornare in patria per motivi personali e per curarsi da un infortunio: un suo ritorno all'Hallenstadion non è così scontato. Un altro campione della NHL al posto di Tambellini in questo momento servirebbe.
Bienne: A Pouliot, uomo assist e a Micflikier, cecchino, sono stati affiancati un certo Kane e un certo Seguin. Il Bienne è a postissimo così, deve solo sperare che il lock-out continui. In rosa ci sono anche Beaudoin e Spylo.
Langnau: I Tigers sono la squadra più martoriata in tutti i sensi. Attualmente tutti gli starnieri in rosa sono infortunati o rientrati da poco (Pelletier, McLean e Popovic), così come le due stelle NHL che sono ritornate in America: Ennis e Spurgeon. Bisogna fare qualcosa.
Rapperswil: L’arrivo di Spezza ha fatto in modo che i Lakers tenessero il passo con le prime forze del campionato. Il suo arrivo inoltre ha fatto esplodere le qualità di Earl e di Sejna. Manca un quarto straniero, né Kolnik né Walser sembrano essere all’altezza degli altri tre.
Ginevra: Partito Couture la squadra è calata. La linea fortissima composta con Romy e Dan Fritsche era una vera spina nel fianco per le difese. Oltre alla sua partenza McSorley ha dovuto fare i conti con l’infortunio a Fritsche. Fata, Keller e Picard, fra infortuni e prestazioni sotto tono non stanno rendendo al massimo, mentre Salmelainen e Pothier sono ancora fuori per infortuni gravi. Il Ginevra necessita di qualche cambiamento.
Friborgo: È la squadra più equilibrata. A Gamache, Kwiatkowski, Mauldin, Rosa e Heins è stata affiancata la stella NHL Desharnais. La rotazione sembra funzionare e chi viene chiamato in causa non delude le aspettative. La squadra va bene così.








