HOCKEYI Chicago Blackhawks atterrano alla Resega

LUGANO – Per preparare al meglio la nuova stagione (la prima di campionato sarà il 9 settembre, alla Resega contro i ZSC Lions) a Lugano hanno scelto di ospitare, per una serie di allenamenti, otto giocatori dei Chicago Blackhawks, compagine protagonista del campionato NHL. Agli ordini dell’head coach Barry Smith si stanno muovendo John Scott, Niklas Hjalmarsson, Dylan Olsen, Jeremy Morin, Anton Khudobin, Viktor Stalberg, Marcus Kruger, James Hayes e, da martedì, la superstar russa Alexei Yashin. E proprio per presentare questa iniziativa che ha permesso ai big nordamericani di pattinare sul ghiaccio della Resega l’HC Lugano ha convocato una conferenza stampa.

Coach Smith fa gli onori di casa - I primi a parlare, davanti a taccuini e microfoni, sono stati Barry Smith e le due guest star Torgney Bendelin e l’ex di casa Mats Hallin. Il coach bianconero ha sottolineato l’importanza del lavoro insieme con i big della NHL: ”Allenarsi con questi grandi giocatori non può che aiutare i miei ragazzi. La loro presenza ha alzato il livello della competizione, sta costringendo i nostri tesserati a dare il massimo”. Gli impegni si stanno susseguendo veloci. “Questa settimana è davvero dura, la più impegnativa e intensa dell’intero training camp – ha aggiunto Smith - scendiamo sul ghiaccio due volte al giorno provando schemi d’attacco, di difesa e powerplay. Siamo mentalmente e fisicamente sotto pressione ma va bene così: sono certo che alla fine di tutto saremo più veloci, più attenti, migliori. E poi sono orgoglioso di come i miei giocatori stanno rispondendo alle sollecitazioni, al carico di lavoro”.

Parola agli ospiti - Sull’importanza della collaborazione con atleti di diverse leghe hanno detto la loro anche Bendelin e Hallin. “Sono felice d’essere qui a Lugano – ha ammesso il primo – e non solo per il clima. Penso sia positivo quando nella rosa di una squadra vengono inseriti giocatori di qualità. Ciò è di sicuro da stimolo per tutti quelli che si allenano. Per quanto mi riguarda sono impressionato dai miglioramenti, soprattutto a proposito della velocità di base, dimostrati da questi ragazzi in così poco tempo”. Della stessa opinione anche Mats Hallin: “Io invece sono qui proprio per il clima – è intervenuto ironico l’ex giocatore bianconero – davvero magnifico in questi giorni. Credo, scherzi a parte, che l’allenamento “misto” sia positivo anche per gli atleti di NHL. In questa settimana tutti quelli che disputano il campionato nordamericano hanno avuto la possibilità di rendersi conto di cosa sia l’hockey europeo. Loro sono abituati a praticare questo sport tre ore al giorno e poi a staccare la spina. Sono rimasti impressionati da come lo intendiamo da queste parti, dal nostro viverlo così intensamente”.

Intervengono i giocatori - Parole positive sul camp promosso dal Lugano le ha avute anche Viktor Stalberg: “Ho ricevuto la proposta del club bianconero e non ci ho pensato molto prima di accettare. Io, ma anche Nick (Hjalmarsson) e Markus (Kruger), d’estate torniamo in Svezia e lì fatichiamo a trovare impianti dove prepararci correttamente. Questi giorni a Lugano si stanno rivelando preziosi".

C'è chi è costretto a puntare su altro - Sull’importanza dell’allenamento si è soffermato anche il canadese John Scott: “Tra giugno e settembre sono costretto a giocare a tennis e praticare altri sport pur di tenermi in forma. Qui a Lugano mi hanno dato la possibilità di pattinare e di riprendere confidenza col ghiaccio. Voglio sfruttare al meglio quest’opportunità”.

Chiude la superstar - Prima del rompete le righe ha poi preso la parola il russo Alexei Yashin: ”Non è la prima volta che vengo in Svizzera e a Lugano. Spesso, soprattutto durante l’estate, passo da queste parti per frequentare campi d’allenamento e per tenermi in forma. In questo momento il mio unico pensiero è quello di migliorarmi, cosi da presentarmi in buona condizione all’inizio della prossima stagione”.