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USIOffrire una gamba al prezzo di una buona scarpa

05.07.13 - 07:00
Un progetto onorevole e necessario nato fra gli spazi dell'Usi di Lugano.
swissleg.com
Offrire una gamba al prezzo di una buona scarpa
Un progetto onorevole e necessario nato fra gli spazi dell'Usi di Lugano.

“Camminare è un diritto dell’uomo”: è questo il motto di SwissLeg, la start-up nata all’Università della Svizzera italiana che produce protesi gambali di alta qualità in tempi ridotti e a prezzi contenuti, accessibili anche nei paesi più poveri e interessanti in particolare per le organizzazioni umanitarie. Un progetto innovativo che ha portato il suo CEO, l’alunno USI Roberto Agosta, ad aggiudicarsi il quarto posto assoluto agli ultimi SwissAward. Le protesi possono essere realizzate su misura in meno di tre ore, grazie a laboratori semplici ma funzionali e trasferibili, cui possono rivolgersi tanto ONG quanto privati.

Lo scorso primo giugno è stato inaugurato ufficialmente il nuovo centro a Irbid, in Giordania, da dove SwissLeg sta collaborando con la Syrian Refugee Commission per aiutare i profughi della guerra civile siriana. Anche in Iraq, grazie ad un accordo siglato con l’International Organization for Migration (IOM), la start-up formerà personale capace di produrre protesi utilizzando questa tecnologia, per soccorrere gli amputati della regione del Maysan.

SwissLeg è nata dalla collaborazione tra il direttore del Master of Advanced Studies in Humanitarian Logistics and Management dell’USI, il prof. Paulo Gonçalves, e due neolaureati del Master, Roberto Agosta e Mohammad Ismail. Quest’ultimo, in anni e anni di lavoro sul campo, ha sviluppato una tecnologia innovativa che, grazie a  un materiale a basso costo di nuova concezione e al perfezionamento della fusione termica, consente di fabbricare ottime protesi che possono essere vendute a meno di un terzo rispetto al prezzo di mercato: per usare le parole di Mohammad Ismail, l’idea è “offrire una gamba al prezzo di una buona scarpa”. SwissLeg è un esempio di quell’internazionalità responsabile verso il territorio a cui punta l’USI: ideata da un professore di origini brasiliane, da uno studente giordano e da uno elvetico, questa azienda potrebbe infatti portare il nome della Svizzera e della Svizzera italiana in tutto il mondo.

Per altre info: http://swissleg.com/

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