I tre presunti ecoterroristi non saranno giudicati in Italia

Il tribunale di Torino ha dichiarato il "difetto di giurisdizione" nei confronti del ticinese Billy e di "Costa" e Silvia
TORINO - Nessun giudizio per i tre attivisti del movimento ispirato all'ecologismo radicale "Elf" processati a Torino per reati di terrorismo. Il tribunale, oggi, al momento di pronunciare la sentenza ha dichiarato il "difetto di giurisdizione". I tre erano stati chiamati a rispondere del possesso dell'esplosivo da utilizzare per un attentato in Svizzera, dove nel 2010 furono arrestati e in seguito condannati a oltre tre anni di carcere dal Tribunale penale federale di Bellinzona. La Procura di Torino aveva chiesto due condanne a 5 anni e 4 mesi e una a 5 anni e 6 mesi.
Nel 2010 i tre - due bergamaschi, "Costa" e Silvia, e un ticinese residente in Italia, Billy - avevano pianificato un attentato contro il centro di ricerca sulle nanotecnologie Ibm di Ruschlikon, vicino a Zurigo. La procura di Torino riteneva che si potesse procedere anche in Italia perché l'esplosivo era stato custodito in Valchiusella, ma il tribunale, al termine del processo, si è detto di avviso diverso.




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