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CONFINEIl paesino in rivolta contro la "bisbetica" svizzera

24.07.15 - 09:25
In un villaggio sul Verbano, gli abitanti presentano un esposto contro una villeggiante vodese. Il sindaco: "Ha litigato con tutti"
Il paesino in rivolta contro la "bisbetica" svizzera
In un villaggio sul Verbano, gli abitanti presentano un esposto contro una villeggiante vodese. Il sindaco: "Ha litigato con tutti"

GHIFFA - Carpiano, quattro case vista lago a mezz’ora da Locarno, versante piemontese del Verbano, quaranta anime (in pena) e una villeggiante confederata antipatica a tutti. Non lo dice la guida turistica, ma un esposto presentato nei giorni scorsi al Comune e firmato dalla "quasi totalità dei residenti" contro una cittadina svizzera proprietaria di una seconda casa nel paesino d'oltre confine.

"Situazione ingestibile" - La donna, habitué del lago d'estate e nei weekend ma residente a Losanna, avrebbe "litigato con tutti" portando il paese "all’esasperazione con i suoi modi bisbetici" lamentano gli abitanti. Il sindaco Matteo Lanino definisce la situazione "ingestibile".

Strascichi giudiziari - I fatti. L’esposto in questione, che denuncia dei presunti abusi edilizi commessi dalla confederata, è solo l’ultimo atto di "una tensione crescente tra la quasi totalità degli abitanti e la signora in questione" continua il sindaco: "Ormai quasi ogni giorno sono sollecitato dalla problematica da una parte o dall’altra. Non c’è modo di calmare gli animi".

Il caso del mestolo - Sui presunti abusi, ora, sono in corso accertamenti da parte della polizia giudiziaria italiana. Ma il problema è a monte. Tutto sarebbe cominciato nel 2012, si apprende, quando dalla fontana del paese sparì lo storico “cazzu’u” (mestolo) e si scoprì che ad appropriarsene era stata appunto la villeggiante. Inutile la sostituzione dello stesso con un omologo nuovo di zecca (vedi la foto): per riavere l’originale, già allora i residenti lanciarono una prima raccolta firme. Invano. Poi dispetti, insulti reciproci, cartelli di protesta affissi da una parte e dall’altra. Ora l’esposto. "Se l’escalation continua – conclude il sindaco – saremo costretti a prendere dei provvedimenti". 

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