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LUGANOCacciato il suonatore con la barba rossa: “Dava fastidio”

10.12.14 - 13:46
Grande indignazione per l’episodio accaduto davanti a una boutique di via Nassa. La responsabile del negozio: “Non ho niente da dire, non metteteci in imbarazzo”
Cacciato il suonatore con la barba rossa: “Dava fastidio”
Grande indignazione per l’episodio accaduto davanti a una boutique di via Nassa. La responsabile del negozio: “Non ho niente da dire, non metteteci in imbarazzo”

LUGANO - Lo hanno allontanato in malo modo, gli hanno detto che la sua musica dava fastidio. È accaduto a Jörg, l’uomo con la barba rossa e il vestito nero, conosciuto in tutta la Svizzera italiana per l’abitudine di piazzarsi con il suo organetto nelle piazze e all’uscita dei negozi. Lo aveva fatto anche nel pomeriggio di martedì, in via Nassa, a pochi passi dalla boutique di lusso Hermès. Ma, stando al racconto di alcuni testimoni, qualcuno non ha gradito. “Un agente di sicurezza, su ordine della direttrice, lo ha fatto allontanare - racconta una persona che ha assistito all’episodio -, sostenendo che la musica dell’organetto dava fastidio”.

Scelta di vita - Il suonatore con la barba rossa si chiama Jörg Wolters, ha origini tedesche e, per scelta di vita, ha deciso di abitare in un campeggio del Luganese. Stando all’indignazione scatenatasi dopo l’episodio di via Nassa, l’uomo sarebbe tutt’altro che un personaggio sgradito. Jörg gira tutte le località ticinesi con il suo organetto, ma non è un barbone, non è un accattone. Semplicemente è un artista di strada, che cerca di regalare momenti di allegria ai passanti e che vive grazie alle offerte che gli vengono lasciate. Le sue composizioni sono addirittura su iTunes e un suo cd è in vendita su Amazon.        

La portavoce in vacanza - Raggiunta telefonicamente, la direttrice della filiale luganese di Hermès ha, dapprima, girato la patata bollente alla portavoce nazionale del marchio, assicurandoci di averle parlato pochi minuti prima. Dopo due ore di telefonate cadute nel vuoto, dalla centrale in Romandia ci rispondono, con toni arroganti, che la portavoce è in vacanza fino all’anno nuovo. E ci appendono il telefono senza fornire né spiegazioni, né alternative.

Un’occasione mancata - Non ci resta che riprovare a contattare la direttrice della boutique di Lugano. La donna risponde con diplomazia. “Noi amiamo Lugano e lavoriamo per la gente che ama Lugano, facciamo molto bene il nostro mestiere”, sostiene. A precisa domanda, però, la direttrice non risponde. Le facciamo presente che della storia dell’allontanamento di Jörg si parla da ore sui social network. E che le testimonianze sono diverse. “Ma la gente a volte parla e basta. I fatti non sono accaduti in quelle dimensioni”. Le chiediamo lumi ulteriori. Vogliamo sapere se l’uomo dalla barba rossa è stato allontanato davvero, oppure no. “Non ho niente da dire. Non metteteci in imbarazzo. Auguro buon Natale a tutti”, conclude la direttrice.

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