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LUGANOMafia Capitale, soldi riciclati anche a Lugano

08.12.14 - 16:17
“Spalloni che arrivavano in uno stabile luganese, sede di diverse società e fiduciarie”
tipress
Mafia Capitale, soldi riciclati anche a Lugano
“Spalloni che arrivavano in uno stabile luganese, sede di diverse società e fiduciarie”

LUGANO - In Svizzera e su conti correnti intestati a parenti e amici: è lì che, secondo gli inquirenti, venivano nascosti i soldi delle tangenti pagate ai politici dall’organizzazione criminale  guidata da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi.

L’inchiesta romana su Mafia Capitale arriva anche in Svizzera e per la precisione a Lugano, almeno questo stando ad alcune intercettazioni rivelate dai Carabinieri nel corso delle indagini e pubblicate dai giornali italiani. L’organizzazione mafiosa  presieduta dall’ex estremista nero dei NAR Massimo Carminati attraverso gli spalloni del commercialista Stefano Bravo, avrebbe portato diverse somme di danaro in una fiduciaria di Lugano, destinate a politici italiani. Gli inquirenti italiani avrebbero già avviato una rogatoria internazionale. La pista seguita è quella di Stefano Bravo, indagato per riciclaggio, considerato lo “spallone” che portava i soldi in Svizzera per l’organizzazione. Per non lasciare tracce usava passare da Milano  e poi con macchina o treno accompagnato dalla moglie dritto in fiduciaria. Scrive il Ros: “Il 10 aprile, il dottor Bravo si recava a Milano per poi proseguire per la città di Lugano al fine di recarsi presso uno stabile, sede di diverse società e fiduciarie la cui natura e oggetto sociale sono allo stato in fase di accertamento”.

Secondo quanto riporta Il Messaggero, inoltre, la finalità del viaggio in Svizzera era da ricondurre a un’operazione di compravendita immobiliare da perfezionarsi con una società panamense.

 

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