CANTONE"Bloccherò le multe del Super radar"

BELLINZONA - Non si placa la polemica attorno all'occhio più vigile del Ticino. Il Super radar dell'A2 sembra avere una lista corposa di vittime alle quali è andato di traverso il rilevamento del solerte apparecchio avvenuto prima dell'annuncio della sua messa in funzione. Ma a districare l’intricata matassa si è messo di mezzo un noto avvocato luganese, non un azzeccagarbugli. 

“Per il momento vorrei rimanere nell’anonimato – ci dice – ma il mio intento è quello di trovare un cavillo e riuscire a far togliere tutte le multe appioppate a degli ignari cittadini prima di luglio”. In quel mese, precisamente il 17, il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi ha infatti reso pubblico tramite un comunicato il funzionamento del letale apparecchio. 

“Prima di quella data, secondo me, le sanzioni inflitte non valgono. La popolazione era ignara dell’ubicazione del radar. Questi apparecchi servono a prevenire eventuali incidenti o infrazioni. Il modo di agire del DI, secondo me, non è stato dei più corretti. Se troverò il modo di proteggere dei cittadini ticinesi da una presunta ingiustizia lo farò e darò il mio recapito per poter formare un gruppo dei “multati ingiustamente”. Dobbiamo assolutamente farci sentire e ricevere delle risposte concrete che poggino sulla nostra Legge””.

La prima multata è di marzo? – L’ennesima testimonianza giunta in redazione, l’ennesima persona che si sente raggirata dalla Super tecnologia (e non solo). “Sono una donna di 60 anni, faccio sempre molta attenzione alla guida perché ho perso un famigliare a causa di un incidente stradale. A marzo mi è arrivata invece per posta un’amarissima e salatissima sorpresa”. La donna è stata fotografata dal Super radar a una velocità di circa 170 chilometri orari. “Non è possibile! E vorrei sollevare un interrogativo già posto da altre persone: chi mi dice che quell’aggeggio infernale stesse già funzionando correttamente? Io viaggio sempre al di sotto dei limiti, non sono di certo una persone che corre in macchina. Poi alla mia età...”. 

Ora la nostra interlocutrice non molla ed è decisa a portare avanti la sua causa fino in fondo. Ricordiamo, inoltre, che il Governo dovrà rispondere alle domande poste dal Gran Consigliere Marco Chiesa. In molti aspettano con ansia le sentenze ai quesiti del democentrista. 

Offensiva democentrista - "Per far sì che la parola di un Consigliere di Stato resti credibile - si legge nella mozione consegnata oggi al Consiglio di Stato dal Gruppo Udc -, sconfessando le cassandre che credono che si tratti solo di repressione finalizzata a far cassetta, chiediamo al Governo di rendere operativo il radar solo a partire dalla data dell'avvenuta comunicazione alla popolazione. Le infrazioni dovrebbero essere intimate solo a partire dal 18 luglio". Il Super radar sarebbe dunque nato sotto il segno del cancro.