Sono sempre di più le persone che, nonostante il caldo, evitano di mostrare il proprio corpo in pubblico per vergogna. Il centro cantonale Dca: «Trend costante».
MENDRISIO - La canicola picchia per tutti. Ma c'è chi la affronta senza scoprirsi. Magari continuando a indossare la felpa, nonostante i 33° di Caronte: ebbene sì, al centro cantonale Dca di Mendrisio, specializzato in disturbi alimentari, si sono registrati anche casi del genere, in queste settimane.
La responsabile Claudia Ariemma spiega che il fenomeno della “paura da spiaggia” è «direttamente proporzionale alla diffusione dell'obesità ma anche dell'anoressia nel nostro Cantone» e quindi in aumento. Secondo l'Indagine sulla salute in Ticino, nel 2012 (ultimo dato) il 31 per cento delle persone maggiorenni si dichiaravano sovrappeso, circa il 10 per cento obese. Ma il trend è «costantemente aumentato negli ultimi anni» aggiorna Ariemma.
«Le segnalazioni e i pazienti seguiti dal nostro centro sono in crescita, questo non solo nel periodo estivo ma tutto l'anno» precisa il medico. «D'estate accade però che queste persone per vergogna evitano di andare in spiaggia, non hanno quindi il sollievo di un bagno rinfrescante, non solo: molti continuano a indossare abiti inadeguati, per non mostrare il proprio corpo. Sono soprattutto ragazze, ma non mancano gli uomini».
Il fenomeno interessa sia le persone in sovrappeso sia chi ha il problema opposto. «Le ragazze anoressiche in particolare rischiano la disidratazione - continua Ariemma -. In generale, questi comportamenti anomali in occasione del forte caldo espongono i nosti utenti a conseguenze negative per la salute». Il rimedio? Bere molta acqua, ma anche combattere la paura. Per questo, però, il Dca offre percorsi psico-terapeutici ad hoc che durano mesi, magari anni. Troppo tardi per la prova costume.