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CANTONEChiusura uffici postali, parte la raccolta firme online

15.05.17 - 14:26
La petizione è stata lanciata su change.org da Nadia Ghisolfi, deputata PPD in Gran Consiglio
TiPress
Chiusura uffici postali, parte la raccolta firme online
La petizione è stata lanciata su change.org da Nadia Ghisolfi, deputata PPD in Gran Consiglio

BELLINZONA - «No allo smantellamento degli uffici postali». Il Ticino - ma anche il resto della Svizzera - si sta opponendo su più fronti alla strategia del gigante giallo. L’ultima iniziativa è una raccolta firme online lanciata da Nadia Ghisolfi.

Dopo la manifestazione popolare dello scorso sabato a Bellinzona, sostenuta dal comitato “uniti in difesa del servizio postale” e syndicom, la deputata PPD in Gran Consiglio ha deciso di affidarsi a change.org. L’obiettivo è consentire di esporsi a chi «ritiene che il servizio pubblico offerto deve continuare a essere tale, anche nel senso dell’impiego di personale e nell’offerta capillare sul territorio».

La raccolta firme «va oltre i partiti, i sindacati e i movimenti politici» ed è rivolta a chiunque ritenga che «la politica e livello federale deve intervenire modificando i parametri di legge, permettendo un'offerta di posti ed uffici decentralizzata ed un vero servizio pubblico alla popolazione».

Il link alla petizione: change.org

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COMMENTI
 

Bacaude 6 anni fa su tio
Credo che la faccenda sia posta in termini ambigui. se ci si chiede sia giusto mantenere aperti punti in perdita la risposta inevitabilmente verterà verso il NO. Bisognerebbe però chiedersi: quanto sono disposto a pagare perchè un servizio rimanga un servizio, anche se in perdita? E' un comportamento corretto verso i nostri concittadini più anziani? Se il fine debe essere sempre e solo l'utile a chi toccherà poi? La pongo in questi termini perchè, per esempio, chi dichiara un patriottico amore per il nostro territorio, gira la testa dall'altra parte quando ai chiudono in valle scuola, posta alimentari. E se non ho più servizi io in valle non ci sto più e la valle si spopola e muore. Quindi si è d'accordo con le chiusure e i licenziamenti per migliorare la redditività della Posta? ok. Non si è d'accordo? la prima cosa che si dovrebbe fare è chiudere il proprio conto in posta dando questa motivazione. Scommettiamo che alla chiusura conto nr. 5'000 la smettono subito?

vulpus 6 anni fa su tio
Un primo passo è licenziare la signora che dirige l'azienda. Purtroppo se il CF non ritiene di mettere dei paletti a questi direttori, i risultati sono questi: inutile privatizzare e poi lamentarsi che tagliano, ristrutturano. Chi ha visto l'elenco degli uffici che chiudono si sarà ben reso conto, che se vuoi fare un pagamento ti dovrai sobbarcare trasferte di una ventina di chilometri. Poi dicono che il traffico aumenta., l'inquinamento pure. Ma è normale se continuiamo a concentrare servizi e grandi magazzini .

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Già forse con qualche zero in meno ai direttori gli uffici postali non sarebbero così una tragedia. Infondo la Posta non fa ogni anno utili milionari? Anche con questi udili però devono impegnarsi nel garantire ''servizi di qualità'' mettendo bus ogni due ore nelle valli e chiudendo gli uffici postali. Poi la gente si chiede come mai noi giovani non resteremo neanche per sogno in valle a vivere.

Pepperos 6 anni fa su tio
È come richiedere , la trazione dei vagoni con la locomotiva a vapore! Personalmente se gli uffici non raggiunge la copertura finanziaria, vanno chiusi e accorpati.

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Mi spiace, ma la copertura finanziaria era ed è coperta dalle TASSE che NOI Cittadini continuiamo a pagare per un servizio DOVUTO, poi se oggi se li mangiano che facciano pulizia... Puoi ridurre il personale o ridimensionare l'ufficio postale, ma il punto di servizio lo mantieni! Se vogliono togliere i servizi privatizzandoli ok, ma contemporaneamente si toglie la quota parte PAGATA in tasse per questo servizio soppresso!!

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Questa parte l'avevo tralasciata. La ringrazio del chiarimento.

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Quale quota pagata con le tasse? [Fonte: sito internet della posta]

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
bello... il blog di tio elimina il testo copiato e incollato... ci riprovo: "...La Posta finanzia il servizio di base con i ricavi derivanti dai servizi postali e dalle prestazioni per il traffico dei pagamenti che rientrano nel servizio di base e non. La legge non prevede mezzi finanziari esterni alla Posta. Per garantire il finanziamento, la Confederazione concede alla Posta servizi riservati: il diritto esclusivo al trasporto delle lettere nazionali indirizzate fino a 50 grammi. "

Lore62 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Cos'è, la nuova revisione di quello che era all'origine, cioè un servizio al cittadino finanziato con le imposte? Capisco, adesso perfino il consiglio federale ha disposto che devono fare UTILI...

curzio 6 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Certo che devono fare utili! Sono finiti i tempi nei quali gli impiegati della posta erano considerati "funzionari". Per fortuna sono finiti i tempi dove allo sportello uno poteva aspettare che il buralista ha finito di leggere l'articolo di giornale prima di alzarsi e arrivare allo sportello per servire un cliente!

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Risposta a curzio
Quoto all 100 per cento... però, forse è solo una mia impressione, ora con la "ottimizzazione" del personale si fa più fila di prima... :-))))
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