Cresce il gruppo che lavora alla prima criptovaluta locale: in venti giorni, da 2 si è passati a 8. Ieri il primo cda: «Con la moneta virtuale rilanceremo l'economia ticinese»
RIVERA - Domenica, ore 9.30. City Carburoil di Rivera, caffè servito al tavolo. Presenti 6 su 8: va in scena il primo cda degli ambiziosi che sperano di rilanciare l'economia del Ticino, con una moneta virtuale locale.
«Idee ne abbiamo una valanga» - Online, le prime tracce sono datate 27 settembre 2014. Già allora si parlava timidamente del Tic, TicinoCoin detto per esteso. Accantonato dopo un curioso esperimento, diventato una pagina Facebook e mai dimenticato, però lasciato lì a sedimentare, adesso pare proprio e finalmente essere entrato nel vivo. Michele Fiscalini di Tenero e Claudio Rossini di Faido l'hanno rispolverato giusto a gennaio: tempo tre settimane e da una coppia si è passati a un gruppo di 8 persone, desiderose di essere d'aiuto, di mettere voce e firma a un proposito che intende andare oltre il Bitcoin.
«Credeteci: lo useremo tutti» - «Promuovere l'economia locale», con una criptovaluta che possa «essere utilizzata davvero da tutti - spiega Rossini - a vantaggio dei piccoli produttori e delle famiglie». E convincere gli scettici, superare le resistenze che invece hanno impedito al Bitcoin - di cui si sfrutta la medesima tecnologia blockchain - di attecchire qui, dove è «utilizzato da pochi e per lo più per speculare».
Sconti sugli acquisti - In quale modo? Per esempio attraverso «TicinoCoin utilizzati come buoni sconto dai commercianti che aderiranno all'iniziativa, allo scopo di incrementare le vendite. O che varranno il doppio se serviranno ad acquistare prodotti locali da una rete di agricoltori riuniti su loonity.com, 75 attivi in Ticino». Al momento è il progetto più concreto; si dice ormai in dirittura d'arrivo. «Ma idee ne abbiamo una valanga».
Un miliardo di TicinoCoin - e di franchi - Per questo non resta che procedere spediti. Prossimo incontro: «Fra qualche giorno». Lancio: «Dopo l'estate». Un miliardo di TicinoCoin, non uno di più, non uno di meno. «Verranno prodotti tutti subito, a differenza di quello che accade coi Bitcoin che possono essere minati». Valore ipotetico: un franco l'uno. «La gente potrà pagare via smartphone o carta di credito. Acquisterà i TicinoCoin online o dai cambiavalute. C'è già un'agenzia della Svizzera francese che si è detta interessata a inserirci nel loro listino». E uno studente che «sul TicinoCoin vuole fare una tesi di laurea».