Al via una nuova provocatoria campagna di affissioni. Chiesa, Udc Ticino: «Ci stiamo premunendo per il domani»
BERNA/LUGANO - La campagna sulla Naturalizzazione agevolata della terza generazione si è svolta finora all’insegna di una certa pacatezza. A quasi un mese dal voto, tuttavia, un neonato Comitato contro la naturalizzazione agevolata inasprisce i toni usando le tinte della provocazione di cartelloni ben noti.
In una delle pubblicità, in particolare, si vede una donna coperta da un velo integrale islamico con accanto la scritta “Naturalizzare senza controllo? No alla naturalizzazione agevolata”. A promuovere il comitato e la campagna - non un’iniziativa dell’Udc, ma sostenuta da molti epsonenti democentristi - è il consigliere nazionale Andreas Glarner, noto per aver rifiutato di accogliere richiedenti asilo nel comune di cui è sindaco, Oberwil-Lieli. I cartelloni, affissi nelle principali stazioni della Svizzera, sono stati sviluppati dall’agenzia Goal, già autrice delle celebri pubblicità con le pecore per l’espulsione dei criminali stranieri.
Ci tuteliamo «per il futuro»
«La donna col burqa è un simbolo di un’integrazione mancata», commenta Glarner. A Marco Chiesa, consigliere nazionale Udc per il Ticino, chiediamo se non sia un po’ fazioso e fuori tema concentrarsi sugli stranieri di fede islamica quando la maggior parte degli stranieri di terza generazione che potrebbero usufruire della naturalizzazione agevolata sono europei, in particolare italiani. «È importante tematizzare uno sviluppo in divenire», risponde Chiesa. «Non accorgersi di quello che sta accadendo sarebbe fare gli struzzi: in Svizzera abbiamo quasi mezzo milione di musulmani. Non abbiamo niente contro di loro, ma a volte si assiste a dei fenomeni di radicalizzazione. Il burqa è il simbolo di un’integrazione mancata come lo sono il rifiuto di stringere la mano a un’insegnante donna, di partecipare a corsi di nuoto, di parlare con una consulente donna», spiega. «Sono segnali di un processo e, con questo comitato, non stiamo pensando all’oggi, ma al domani», conclude.
Udc «timorosa»
Come accennato, il Comitato non è promosso dall’Udc, ma è composto da molti esponenti democentristi. Il partito, secondo Chiesa, è stato finora troppo «timoroso» sul tema Naturalizzazione agevolata. Per quanto riguarda la sezione ticinese, il presidente, Piero Marchesi, e il vice presidente, Alain Bühler, fanno parte del comitato, precisa Chiesa.
«Rozzo allarmismo»
I promotori dell'iniziativa per la Naturalizzazione agevolata parlano dal canto loro di un «rozzo allarmismo» e di una «sporca campagna»: «Non ci si fanno più scrupoli a diffondere false immagini», commenta la consigliera nazionale Pbd Rosemarie Quadranti. «La donna col burqa non ha praticamente nulla a che fare con le persone che potrebbero approfittare della naturalizzazione agevolata», spiega bollando la campagna come «penosa» e «disonesta». La naturalizzazione agevolata, sottolinea Quadranti, non consiste in una naturalizzazione automatica. Del resto, poi, «anche con la procedura ordinaria non si può escludere al 100% che sia naturalizzato un criminale».