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CANTONETurismo in crescita: «Il Ticino è a sud e non fa paura»

06.10.16 - 14:44
Gli esperti del settore commentano l'aumento del 9,2% di pernottamenti registrato in agosto. Il monito è unanime: «Non bisogna dormire sugli allori e investire per il futuro»
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Turismo in crescita: «Il Ticino è a sud e non fa paura»
Gli esperti del settore commentano l'aumento del 9,2% di pernottamenti registrato in agosto. Il monito è unanime: «Non bisogna dormire sugli allori e investire per il futuro»

LUGANO - Il settore alberghiero ticinese sembra tirare finalmente un sospiro di sollievo. Dopo un lungo e infelice periodo che ha visto registrare una costante perdita di visitatori, finalmente i dati sui pernottamenti, in controtendenza rispetto al resto della Svizzera, tornano a crescere. L'aumento del 9,2% registrato in agosto, per Lorenzo Pianezzi, direttore di Hotellerie Suisse è positivo soprattutto perché «segna un ritorno, quello della clientela svizzera e tedesca. Ma è anche la conferma della costante crescita verso i nuovi mercati, come quello dei paesi del Golfo».

Pianezzi tuttavia frena gli entusiasmi: «Non possiamo parlare di crescita, semmai del recupero di quanto perso negli ultimi 10 anni. Non dobbiamo quindi dormire sugli allori, ma investire per il futuro». Per il direttore dell'Hotel Walter au Lac, infatti, questa crescita ha avuto un costo: «Abbiamo dovuto abbassare i prezzi. Ora è necessario ricreare la massa critica, fidelizzarla e investire sulla qualità per poter aumentare i margini che oggi sono risicati».

«L'iniziativa anti-burqa non ha nessun ruolo» - Pianezzi non nasconde il proprio scetticismo circa l'analisi di Giorgio Ghiringhelli, secondo cui la sua iniziativa anti-burqa potrebbe aver favorito questa sterzata del turismo ticinese: «Poco probabile. Il mercato dei turisti arabi è in costante crescita. Erano 35 mila nel 2013, 40mila nel 2014, 45mila nel 2015. Piuttosto va detto che hanno dimostrato intelligenza sapendosi adattare senza problemi. Per fortuna».

Dello stesso avviso è anche Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo: «I fattori che hanno inciso su questa inversione di rotta sono innumerevoli. Se il divieto antiburqa ha un ruolo non è comunque così rilevante».

«Il Ticino è a sud e non fa paura» - Per Frapolli questa estate "con il segno più" deriva principalmente da un connubio di due fattori: «Siamo a sud, ma ancora in Svizzera. E con la paura che alberga in Europa in questo periodo, la Svizzera viene percepita come un luogo sicuro. Ne giova principalmente il Ticino, grazie al suo clima mediterraneo e all'offerta crescente».

Secondo il direttore di Ticino Turismo, tuttavia, il dato più importante è un altro: «Da uno studio è emerso che il 20% degli albergatori sono pronti ad investire sulle loro strutture. È quello che bisogna fare per svecchiare un settore che si sta finalmente rinnovando. Ma che ha ancora molta strada da fare».

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COMMENTI
 

Zetalaformica 7 anni fa su tio
60 mesi di totale crisi, perdite, investimenti a non finire e ora? Un mese di normalità e di canta vittoria?... ma perpiacere.

Equalizer 7 anni fa su tio
Easy gente easy, che se l'hanno prossimo il turismo mantiene gli stessi numeri c'è da leccarsi i gomiti, e se torna come 2015 tutti a disperarsi, già perché l'infrastruttura che hanno trovato i turisti quest'anno la troveranno anche nei prossimi decenni, e attenti che questo non era un complimento!

LatOscuro 7 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Ricordati che l'anno prossimo i turisti europei avranno il controllo del passaporto per entrare...

spank77 7 anni fa su tio
Si ma ampliate l'offerta per turisti di ceto medio, non solo quelle per turisti "con grandi mezzi finanziari".

KilBill65 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
E mi raccomando fate poi pagare l' acqua del rubinetto a 10 fr. a caraffa ne?......

galassia 7 anni fa su tio
Risposta a KilBill65
uffa,sempre la medesima polemica,possibile che la gente non sa guardare o chiedere i prezzi?io quando compero qualche cosa è la prima cosa che faccio.
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